cronaca

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La struttura commissariale per la ricostruzione del viadotto Morandi, per conto del demanio, ha sporto denuncia per effrazioni avvenute in otto abitazioni e alcune cantine nei palazzi sotto il moncone est di ponte Morandi. Il caso dei furti è venuto alla luce in occasione del quarto e ultimo rientro degli sfollati nelle loro case, ma la denuncia è stata fatta precedentemente.

I tecnici di Ireos, una delle aziende impegnate nella demolizione del viadotto e nella bonifica degli edifici, nei mesi scorsi, avevano trovato segni di effrazioni e avevano avvertito la struttura. Della vicenda era stata informata anche la protezione civile ma, a quanto risulta, non gli ex proprietari ed ex inquilini delle abitazioni.
Il comitato degli sfollati, intanto, ha segnalato alle forze dell'ordine una trentina di furti e non è escluso che qualcuno possa denunciare la struttura commissariale per non aver vigilato a sufficienza.

Tuttavia si tratterebbe di un danno di tipo psicologico: i beni mobili all'interno delle case cedute a dicembre per ottenere gli indennizzi, erano di proprietà dello Stato. La struttura commissariale ha deciso di effettuare ulteriori ricognizioni e accertamenti per valutare la consistenza del fenomeno.
Secondo quanto raccontato dagli sfollati gli oggetti portati via sono di vario genere, suppellettili, abiti, gioielli e strumenti tecnologici, che non erano ancora stati portati via nel corso dei tre ingressi precedenti.