La ricerca genovese e ligure sul cancro segna un altro successo col riconoscimento da parte dei rigorosi valutatori dell’Airc nazionale di oltre venti progetti da finanziare. Il mare di solidarietà che contraddistingue i liguri che raccolgono un'eccezionale messe di fondi potrà ancora alimentare i ricercatori senior e giovani che lavorano nei centri ospedalieri del nostro territorio, dal Policlinico San Martino-Ist al Galliera, dal Gaslini all’Iit.
Il successo ligure è stato riconosciuto dal presidente della Fondazione Airc, Pier Giuseppe Torrani e dal direttore scientifico Federico Caligaris Cappio durante la bella serata che si è svolta a Terrazza Colombo in diretta su Primocanale, emittente privata di servizio pubblico che ne dà testimonianza dal 2003, ininterrottamente.
Si va dall’ ormai collaudata ricerca (premi a gogo) di Lucia Del Mastro sulla possibilità per le giovani pazienti di condurre a termine le gravidanze, ora arricchita da un altro premio per il giovane ricercatore Matteo Lambertini, alle scoperte di Andrea De Censi e del suo team sull'utilità di farmaci apparentemente “antichi”, dai successi nel delicato campo del neuroblastoma del professor Carlo Dufour del Gaslini, alle applicazioni innovative nella terapia del tumore polmonare di Carlo Genova (un rientro a casa dagli Usa e da Milano) nel collaudato gruppo guidato da Paolo Pronzato, fino alle novità della genetica diretta da Roberto Gherzi. Infine le incredibili realizzazioni tecnologiche dell’Istituto italiano di tecnologia con Marco De Vivo e Paolo De Cuzzi.
Tutto questo fa dire al professor Manlio Ferrarini che di ricerca e esperienza americana porta con sé un immenso bagaglio che a Genova ci si può curare benissimo.
Che, come ci legge sa, è una nostra battaglia, contro chi pensa che solo andando un po’ più in là si trovi il meglio del meglio. E di questa qualità ligure danno atto anche i vertici nazionali con la soddisfazione del tenace presidente di Airc Liguria, Lorenzo Anselmi ormai entrato per meriti riconosciuti nel board nazionale della fondazione.
Tutto bene? Certo, ma c’è ancora molto da fare. Ci sono alcuni tumori molto difficili che hanno bisogno di studi, ricerche e sperimentazioni per essere combattuti e quindi di tanti soldi.
Airc dimostra come la ricerca finanziata dal privato segna ormai da tempo il tracciato addirittura di una parte significativa della ricerca nazionale anche pubblica. E questa collaborazione è una buonissima cosa.
Certo il pubblico (la Regione) nel nostro caso deve fare sempre di più la sua parte di coordinatrice, stimolatrice e organizzatrice, laddove ricerca e cura vengono applicate. Cioè negli ospedali. Insomma occorre sempre di più mettere ordine, razionalizzare con intelligenza, fare in modo che siano più lineare il rapporto e le competenze fra i vari ospedali. E la qualità di chi ci lavora dentro, medici e infermieri, con passione. Penso a San Martino Ist e Università, ma anche al Galliera, a Sampierdarena e alle prossime importanti realizzazioni che la nostra regione aspetta, primo fra tutti il prossimo ospedale degli Erzelli che proprio di oncologia si dovrà occupare.
Niente rivalità speriamo, niente sgambetti. In mezzo, cari signori, ci sono migliaia di ammalati sulla cui pelle non è tollerabile alcuno scherzo.
Tocca alla politica questo onere. Il presidente Toti e l’assessore Viale hanno un compito difficile. Li aspettiamo alle scelte, con fiducia.
Per tutti quei pazienti, come ha concluso il direttore Caligaris Cappio, per i quali la malattia non è più un film in bianco e nero, ma proprio con ricerca e cura sta trasformandosi in un film a colori.
salute e medicina
Airc, il successo della ricerca ligure e la sfida che chiediamo alla politica
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