Massimo Ferrero va a Ibiza a lezione da... Enrico Preziosi, brillantissimo docente universitario in tecniche di adattamento alla contestazione per le cessioni a raffica: chi meglio del Joker, infatti, potrebbe insegnare al Viperetta come attrezzarsi alle conseguenze ambientali della mancata cessione del club al gruppo Vialli?
Mentre si attende la versione dei finanzieri Knaster e Dinan, intenzionati a dimostrare come in realtà la controparte non avesse mai avuto reale intenzione di vendere, Ferrero potrebbe decidere di emulare in tutto e per tutto Preziosi, dal mercato compulsivo (specialità in cui l'allievo ha già superato il maestro) al duello permanente con la tifoseria.
L'annuale vendita estiva dell'argenteria doriana, ad oggi attestata su un saldo assai positivo legato ai 52 milioni di Andersen e Praet, potrebbe così non essere finita qui. Si intensificano infatti in queste ore le voci di una possibile partenza di Audero, che avrebbe richieste sull'ordine dei 30 milioni.
Più dei soldi, sono i lustrini e le passerelle del calcio ad aver reso Viperetta un uomo solo al comando, Inebriato dalla notorietà e dall'esposizione mediatica che dà il mondo del pallone, Ferrero è arrivato a incrinare profondamente anche sul piano umano lo storico rapporto con Romei che pure ne era stato sponsor e braccio destro. Ascoltando solo se stesso, il patron è sicuro di poter coniugare la prosecuzione della lucrosissima esperienza alla Sampdoria con la risoluzione di tutti i problemi extrasportivi all'orizzonte.
Convinto di uscire senza danni dal processo per distrazione di fondi dalle casse della società, il Viperetta è altrettanto certo di trovare il modo di rientrare dalle esposizioni con banche e creditori, che si faranno vivi a breve per il “rosso” della Eleven Finance e il prestito ponte a suo tempo ottenuto per evitare l'asta delle sale cinematografiche.
Dietro tanta sicurezza può esserci soltanto la figura di un socio forte pronto a dare sostegno. In linea teorica, però, la famiglia Ferrero potrebbe anche ottenere un prestito bancario dando in garanzia parte delle azioni della Sampdoria, oggi custodite in una società del gruppo controllata dalla figlia Vanessa e dal nipote Giorgio.
Si tratterebbe di una mossa perfettamente lecita e legale; destinata a successo, perché nessun banchiere avrebbe da ridire sul valore della Sampdoria, che oggi è solida e ha una liquidità invidiabile; insindacabile dal cda di Corte Lambruschini, che non ha competenza sulle azioni del club; ma che cristallizzerebbe ufficialmente la Sampdoria nel ruolo di scudo patrimoniale generale per il suo presidente. Uno scenario improbabile, ma non impossibile. Con tanti saluti a Vialli e a chi aveva sperato in una nuova Sampdoria che somigliasse a quella antica.
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Viperetta contro tutti, anche Audero tra i possibili partenti
La rottura della trattativa con Vialli non preoccupa Ferrero, deciso a seguire in tutti i sensi la strada dell'amico Preziosi
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