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Dopo la bocciatura (con pareggio) in Commissione Affari costituzionali
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Si preannuncia vivace, già dalla vigilia, la discussione nell'aula del consiglio regionale ligure sul quesito del referendum proposto dalla Lega per abolire la parte proporzionale della legge elettorale. Il testo, però, arriverà all'esame dell'aula con parere negativo della commissione Affari costituzionali del consiglio regionale, dove è stato di fatto bocciato solo poche ore prima.

A votare contro i suoi ex colleghi di partito della Lega, il consigliere Giovanni De Paoli. L'esito della votazione, deleghe comprese, è stato di 15 a 15. Si tratta di un pareggio che, di fatto, equivale a bocciatura. Nonostante questo, la proposta approda in aula, dove la maggioranza cercherà di serrare i ranghi. Il gruppo Forza Italia in Regione Liguria è composto almeno ancora formalmente da Angelo Vaccarezza, Claudio Muzio e Marco Scajola:

Scajola è assessore della giunta Toti e ha anche abbracciato il nuovo partito fondato dal governatore ligure "Cambiamo!", quindi il suo sarà molto probabilmente un voto a favore del quesito. Stesso discorso per Vaccarezza. Muzio invece è dentro Forza Italia, ma fuori al momento dai confini italiani: si trova infatti in viaggio per accompagnare gli studenti liguri che hanno vinto un concorso relativo al tema delle Foibe, viaggio che durz sino al 29 settembre.

"Ho già espresso al presidente Toti la mia posizione", ha detto Muzio. "La votazione è a oltranza, se si dovesse arrivare a votare lunedì sarò presente e il mio sarà un voto di astensione, sulla falsa riga di quanto suggerito dal presidente Berlusconi che non è contrario a una ipotesi di revisione della legge elettorale, ma avrebbe preferito un testo condiviso da tutto il centrodestra".

Sarà una lotta contro il tempo e a caccia di fedelissimi, perché l'obiettivo della Lega è quello di far approvare la richiesta per poter indire la consultazione popolare gia' nella primavera del 2020. Questo però diventa possibile solo se 5 Consigli regionali, tra i quali quello ligure, varano formalmente il quesito di referendum entro il 30 settembre.