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"E' una delle opere più adatte con cui iniziare se non si è degli appassionati"
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 Sullo sfondo c’è la Parigi del 1830, popolata di giovani artisti che sognano la fama e intanto sopravvivono alla fame. Protagonisti sono Rodolfo e Mimì, una delle coppie pucciniane più celebri, che si innamorano a prima vista quando le loro due mani si sfiorano in una fredda vigilia di Natale. Non poteva che essere Bohéme l’opera scelta dal Carlo Felice per le feste: dal 13 al 29 dicembre sono sei le rappresentazioni in cartellone.

"E' una delle opere più adatte con cui iniziare se non si è degli appassionati"
, la consiglia così il maestro Andrea Battistoni, la cui bacchetta dirigerà l'orchestra anche questa volta, dopo il successo di "Trovatore". "L'invito è diretto soprattutto ai giovani, dato che i protagonisti sono quattro ventenni squattrinati -oggi li definiremmo hipster- che vivono di poesia, musica, pittura e soprattutto d'amore". 

Un cast d’eccezione quello scelto per questo allestimento: torna Stefan Pop dopo la “Norma” di quest’estate e rimane in scena Rebeka Lokar dopo il successo di “Trovatore”, che si darà il cambio con Serena Gamberoni nei panni di Mimì. E il filo conduttore sarà proprio il gioco come dimostra la scenografia coloratissima, allegra e spensierata del genovese Francesco Musante.