Ecco chi è Davide Nicola:
Quarantasei anni, 166 presenze da calciatore con la maglia del Genoa, allenatore professionista dal 2008, ultima esperienza alla guida dell’Udinese, da cui fu esonerato lo scorso 20 marzo, artefice del miracolo Crotone. Davide Nicola, piemontese di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino, è l’uomo che dovrà salvare la squadra rossoblù, ultima in classifica, dalla retrocessione in serie B. Il presidente Enrico Preziosi ha puntato su di lui dopo una girandola di nomi, rifiuti, contatti: dai ritorni di Andreazzoli e Ballardini, alla suggestione Blanc, all’idea Lopez. Nessuna soluzione è andata in porto dopo la decisione di rinunciare a Thiago Motta, a cui è risultata fatale la disfatta di Milano con l’Inter prima di Natale. E allora ecco Nicola, che non va comunque considerato soltanto come l’ultima scelta. Davide è persona seria, che conosce l’ambiente e le difficoltà, non solo calcistiche: il 14 luglio del 2014 il figlio Alessandro morì all'età di 14 anni investito da un autobus mentre andava in mountain bike. Una tragedia che ha segnato la vita del padre, rafforzandone la tempra. Nicola, terzo tecnico della stagione, è atteso da un compito non semplice, visti gli appena undici punti sin qui raccolti dal Genoa. Ma ha accettato la sfida con entusiasmo e spirito di appartenenza. Il suo modulo base è il 4-4-2, a cui potrebbe affidarsi sin dalle prime partite, le ultime del girone di andata, con il Sassuolo a Marassi e il Verona dell’ex Juric al “Bentegodi”. Intanto, la società sta cercando di mettergli a disposizione qualche rinforzo: dal portiere Perin, agli attaccanti Krmencic e Borini. Il resto dovrà mettercelo Nicola, chiamato a ripetere la memorabile impresa di Crotone quando, a nove giornate dalla fine, con 14 punti conquistati su 31 gare, dopo avere perso 7 delle ultime otto gare e una media punti da 0,45, scommettere sulla salvezza dei calabresi sembrava molto più di un azzardo. Davide Nicola, che celebrò quello straordinario risultato con una risalita in bicicletta dalla Calabria al Piemonte, ci riprova adesso alla guida del Genoa, dove lasciò un ottimo ricordo umano e professionale.
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