Mercato concluso prima del via della stagione. Era solo questione di tempo: il rinnovo del contratto di Marc Marquez con il Repsol Honda Team è arrivato senza sorprendere nessuno. Quello che stupisce però è la lunghezza dell’accordo, che scadrà a fine 2024.
Un quadriennale che mette in chiaro le intenzioni del fenomeno di Cervera: dopo aver conquistato l’ottavo titolo in carriera nel 2019, Marquez punta deciso ad arrivare almeno a quota dieci per superare i nove titoli di Valentino Rossi e, se non dovesse arrivare un altro fenomeno al suo livello, non è così improbabile che Marquez possa raggiungere i tredici mondiali di Angel Nieto o i quindici di Giacomo Agostini, il pilota più vincente nella storia del
Motomondiale.
A oggi, nonostante un altissimo livello tra i top rider della MotoGp, sembra che nessuno possa impensierire il campione in carica, l’unico capace di manifestare una superiorità a tratti disarmante per gli avversari. La firma di Marquez ha dunque messo a tacere le tante voci, fondate o meno, che avevano iniziato a circolare nelle ultime settimane. La grande delusa da questo precoce mercato piloti è la Ducati, che ha comunque in casa il pilota che nelle ultime tre stagioni è arrivato primo tra i non-extraterrestri, ovvero Andrea Dovizioso.
Con Vinales e Quartararo confermati in Yamaha e con Marquez blindato dalla Honda, la casa di Borgo Panigale dovrà stare alla finestra, magari ricucendo i rapporti con Dovizioso e sperando in un’esplosione “alla Stoner” di Jack Miller o Pecco Bagnaia, in forza al team Pramac. Anche il talentuoso Johann Zarco sarà in sella a una Ducati, quella del Team Avintia con le attenzioni del team ufficiale e non bisogna dimenticare Danilo Petrucci, che nel 2020 vivrà una stagione da ultima spiaggia dopo la crisi arrivata a metà 2019.
La Ducati non è mai stata vicina a Marquez per via di un ingaggio troppo alto per le casse bolognesi, così come non lo è mai stata Ktm, spesso accostata allo spagnolo per il comune sponsor Red Bull. Il colosso degli energy drink e degli action sports non avrebbe avuto problemi a permettersi un ingaggio importante come quello dello spagnolo, ma a mancare in questo caso sarebbero state le garanzie tecniche. Il progetto Ktm è ancora molto acerbo e salire sulla moto austriaca nel 2021 sarebbe stato un salto nel buio troppo rischioso per il numero 93.
Tutti a caccia di Marquez a partire dalla gara di apertura in Qatar di domenica 8 marzo, con le Yamaha e le Ducati all’inseguimento del campione. Vinales, Quartararo e Dovizioso, ma anche un
Valentino Rossi che tutti vorrebbero sempre vedere sul podio, ma che sembra avere poche chances contro avversari che in certi casi potrebbero quasi essere i suoi figli.
motori
MotoGp, Marc Marquez firma con la Honda per altri quattro anni
Lo spagnolo punta i record di Nieto e Agostini
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