
I controlli sanitari di frontiera vengono effettuati sia sugli equipaggi sia sulle merci, con priorità per i primi, di conseguenza, “per le merci ci sono tantissimi ritardi che stanno quadruplicando i costi medi legati alle importazioni di prodotti da tutto il mondo verso l’Italia. In questo settore siamo in grande difficoltà. Ci sono tanti prodotti che devono essere distribuiti nei supermercati, ma se le tempistiche rimangono queste, gli scaffali rimarranno desolatamente vuoti nelle prossime settimane”, spiega Botta.
A preoccupare sono anche le conseguenze per i lavoratori. “Anche negli altri Paesi europei si teme che le grandi aziende provvedano a una riduzione del personale e a misure di cassa integrazione. Questo virus minaccia non solo la salute ma anche l’economia in un’epoca già difficile. In più, a peggiorare la situazione nel nostro territorio sono i problemi legati alle infrastrutture.
IL COMMENTO
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