Un'idea legata al grande architetto genovese e lanciata anche su questo sito da un commento di Mario Paternostro (vedi link sotto).
Tuttavia, la proposta si scontra con le attuali normative che impediscono simili attribuzioni a persone in vita come già aveva anticipato il professor Franco Bampi durante la trasmissione.
Ecco il testo della Legge 23 giugno 1927, n. 1188 Toponomastica stradale e monumenti a personaggi contemporanei. (G.U. 18 luglio n. 164)
1. Nessuna denominazione può essere attribuita a nuove strade e piazze pubbliche senza la autorizzazione del Prefetto, udito il parere della Deputazione di storia patria, o, dove questa manchi, della Società storica del luogo o della regione.
2. Nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persona che non siano decedute da almeno dieci anni.
3. Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico od aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni. Rispetto al luogo dove sentirsi il parere della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti.
La ricostruzione della nuova arteria sul Polcevera, però, ha avuto un iter fuori dagli schemi per tempistica e prassi. Se la volontà popolare - come richiesto dai parenti delle vittime - risultasse davvero in favore del senatore a vita genovese servirebbe un adeguamento della legge per un ulteriore caso a parte.
IL COMMENTO
Come si controllano le acque superficiali in Liguria
Che tristezza la politica che non vuole la sanità