La Sampdoria vince in rimonta a Udine, sale a quota 35 e fa un passo importante verso la salvezza. Al gol iniziale di Lasagna risponde il redivivo Quagliarella, poi nella ripresa Bonazzoli piazza una spettacolare rovesciata, Nuytinck segna di mano e viene punito dal VAR e nel recupero Gabbiadini segna il 3-1.
Udinese-Sampdoria è la partita di Fabio Quagliarella, che torna in campo da titolare al "Friuli", stadio importante in avvio di carriera, e sul finire del primo tempo pareggia la rete bianconera di Lasagna, premessa del successo. Il capocannoniere uscente non giocava dall'8 marzo, data di Sampdoria-Verona risolta da una sua doppietta, ed è la prima presenza dopo la ripresa del campionato. Con la rete a fine primo tempo, Quagliarella raggiunge a quota 163 Boninsegna nella classifica storica dei marcatori di serie A.
RITMO - La gara comincia a ritmo blando, con la premessa surreale di Valeri che ritarda il fischio d’inizio perché Depaoli oltrepassa anzitempo la linea mediana. La partita si addentra in un nulla guardingo su entrambi i fronti, non ci sono occasioni da rete in un avvio privo di intraprendenza che vada oltre il minimo sindacale. Si gioca molto a centrocampo, ma senza spunti degni di rilevanza.
LUCI - La partita si illumina al 13’: Quagliarella recupera un pallone rimbalzato sulla bandierina, crossa per Ramirez che in tuffo colpisce di testa e Musso compie una grande parata. Al 18’ ancora Quagliarella ruba palla a Jajalo e avanza frontalmente: la conclusione è potente ma centrale, Musso para in due tempi.
GIALLO - L’Udinese replica con un tiro dalla distanza di Sema, deviato in corner; sulla carambola Walace manda il pallone sul fondo. Quindi la gara riprende a sferragliare senza grossi sussulti e il primo quarto di gara se ne va con l’ammonizione di Ekdal per fallo su Walace. Anche Thorsby rischia il giallo per una trattenuta su De Pail, ma Valeri lascia correre.
CHOC - La cautela è massima su entrambi i fronti e le squadre rischiano poco. La Sampdoria colleziona alcuni calci d’angolo che però non danno frutto. Ma dal nulla spunta il gol di Lasagna, che con mestiere elude Yoshida e va verso Audero, superandolo con un gancio sinistro. I giocatori del Doria protestano per il contatto tra Lasagna e Yoshida, ma Valeri e il VAR dicono che va tutto bene. Il gol bianconero sembra tramortire la Sampdoria, che perde anche Ramirez per una botta presa da Nestorovski: al suo posto Bonazzoli. Ci pensa Quagliarella, con una girata da fuori area, a trovare il gol del pari che porta le squadre all’intervallo sull’1-1.
RIPRESA – In avvio di ripresa le squadre sembrano giocare più apertamente, con tre calci d’angolo in altrettanti minuti, ma le difese restano munite. Su corner Lasagna tenta il bis, ma Audero salva un gol fatto. Subito dopo Gotti richiama Walace e Nestorovski, inserendo Fofana e l’ex doriano Okaka. Adesso la partita si fa più aperta: la precisione non è estrema, ma le due squadre provano a cercare il vantaggio. Bonazzoli al 59’ prova il sinistro, ma il suo tiro viene ribattuto da Nuytinck.
FATICA – A mezz’ora dalla fine la gara sembra tutta da giocare. La stanchezza comporta qualche irregolarità di troppo, peraltro mai oltre i limiti della lealtà. De Paul prova dalla lunga distanza, Audero vede il pallone sbucare fra tre uomini e con un intervento di istinto devia sul fondo. Poco dopo ci prova Fofana dalla distanza, mentre tra i bianconeri Ter Avest prende il posto di Larsen. Al 70’ Thorsby insiste e crossa in mezzo, ma non c’è nessuno.
SOSPETTO – Al 75’ Bonazzoli reclama un rigore per un intervento rude di Samir, ma Valeri non ci sente. Un malinteso tra Samir e Musso sembra favorire Quagliarella ma il servizio al centro non trova nessuno.
PRODEZZA – A poco meno di un quarto d’ora dalla fine, Quagliarella lascia il posto a Gabbiadini. La Sampdoria sembra più intraprendente dei friulani, ma i blucerchiati cercano soprattutto di rischiare il meno possibile. Gabbiadini costringe subito Musso, ormai titolare della Nazionale argentina, a togliere il pallone dal sette. E’ il preludio del gol di Bonazzoli, una bellissima rovesciatea nel sette.
VAR - Neppure il tempo di esultare che sull’azione successiva in mischia Nuytinck beffa Audero in uscita, ma il VAR segnala un tocco decisivo di mano del bianconero, che aveva mandato in confusione il portiere doriano. I minuti di recupero sono quattro, ci prova Okaka a pareggiare ma non arriva sul traversone di De Paul. L’assalto udinese è rabbioso, ma in contropiede Gabbiadini piazza il tris e la partita finisce qui.
UDINESE 1
SAMPDORIA 3
RETI: 37’ Lasagna, 45’ Quagliarella, 84’ Bonazzoli, 94’ Gabbiadini
UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen (68’ Ter Avest), Jajalo, Walace (53’ Fofana), De Paul, Sema; Nestorovski (53’ Okaka), Lasagna. Allenatore: Gotti.
SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Depaoli, Ekdal, Thorsby, Linetty; Ramirez (45’ Bonazzoli); Quagliarella (78’ Gabbiadini). Allenatore: Ranieri.
ARBITRO: Valeri di Roma 2. Assistenti: Bresmes di Bergamo e Caliari di Legnano. Quarto ufficiale: Rapuano di Rimini. VAR: Pasqua di Tivoli. AVAR: Ranghetti di Chiari.
NOTE: ammoniti Ekdal, Audero, Thorsby, Augello.
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Sampdoria, trionfo a Udine: 3-1 e salvezza più vicina
Gol di Lasagna, Quagliarella rientra e pareggia, poi nella ripresa i gioielli di Bonazzoli e Gabbiadini
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