cronaca

Una misura che ha fatto scatenare diverse polemiche
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"Questa è una categoria colpita mortalmente soprattutto nei giorni di ferragosto dove le persone vogliono socializzare il più possibile" Paolo Odone, presidente Ascom Confcommercio commenta la misura adottata dal governo che ha vietato i balli nei locali pubblici per contenere la diffusione del Covid.


Una misura che ha fatto scatenare non poche polemiche, sulla tempistica e sulle modalità scelte. Anche i sindaci liguri hanno preso posizione sul caso (LEGGI QUI). Su tutti si evidenzia il problema per i tanti locali delle riviere di Ponente e Levante che subiranno le conseguenza della misura.
“E' un problema che è nato male e non era chiarissimo già in partenza come tutte le cose nella gestione del virus – spiega ancora Odone -. si è fatto il possibile per cercare di aprire, quello che sta venendo fuori si è visto che l'età dei ricoverati e infettati è scesa e vuol dire che stare senza mascherina nelle discoteche e nelle spiagge e così è scattata la psicosi da parte del Governo che teme che in autunno riparta il virus. Il provvedimento possiamo anche capirlo, il Governo ha promesso dei ristori e l'importante è che ci sia una velocità negli interventi e nell'erogazione dei supporti” spiega Odone.

A soffrire tutto il settore turismo che in Liguria ha dovuto fare i conti anche con i dannio causati dal caos autostrade che ha spinto molti a preferire altre mete piuttosto che restare ore bloccati in mezzo alle code, dentro le gallerie e ad affrontare continui scambi di carreggiata e restringimenti: “Nel turismo ci sono dati preoccupanti perchè americani e asiatici non vengono in Italia e nei negozi si registrano sei miliardi in meno di incassi. Il disservizio autostradale ha, secondo quanto detto dall’Aquario di Genova, un -25%. Un numero incredibile. Indubbiamente penso che forse si è sistemato la questione epidemiologica ma quella economica potrebbe esplodere a settembre e ci fa paura” commenta ancora Odone.