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La recrudescenza del virus sta mettendo in ginocchio il mondo della giustizia
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"Il Comune ci ha dato disponibilità di spazi in un piano del Matitone di Genova per le udienze, e questo è un elemento positivo. Ma si tratta sempre e comunque di soluzioni temporanee, la stabilizzazione è lontana". A parlare a Primocanale è il presidente dell'Ordine degli avvocati Luigi Cocchi, che racconta come la recrudescenza del virus stia mettendo in ginocchio il mondo della giustizia.

"Avevamo raggiunto un bilanciamento, ora siamo tornati indietro. Le sanificazioni necessarie fanno sì che alcune aule sono siano disponibili, e saltano le udienze, le aule del terzo e quarto piano del palazzo di Giustizia sono state inibite, e quindi le udienze rinviate, e questo fa sì che si aggiunga ritardo a ritardo. Servono soluzioni. Noi abbiamo dato disponibilità a fare udienze anche al pomeriggio e al sabato mattina", ha detto Cocchi.

Ma si può quantificare il ritardo nelle udienze? "La relazione del disegno di legge di riforma del Codice di procedura civile dice che una causa civile impiega sette anni in media a fare il primo e secondo anno. Noi siamo in ritardo di almeno sette otto mesi, quindi i tempi della giustizia si allungano ulteriormente. E ricordi che la giustizia per essere giusta deve essere rapida". Intanto, l'Ordine degli avvocati di Genova ha presentato un convegno su "L'avvocato in Costituzione e la difesa del diritto alla difesa" che si terrà lunedì, solo per gli  iscritti, in modalità streaming. Obiettivo centrato sulla necessità di introdurre, con un disegno di legge costituzionale, una  modifica dell'artico 111 della Costituzione, per introdurre la funzione di avvocato e le relative garanzie per cittadini nella Costituzione.