
La struttura attuale frammentata in venti padiglioni su oltre 73 mila metri quadri di estensione è basata su una vecchia concezione di ospedale e porta costi di gestione molto alti oltre ovviamente a problematiche logistiche.
Già in passato si era parlato di un possibile trasferimento da Sturla ma a mancare si sa a Genova sono gli spazi. La soluzione sarebbe stata individuata ora in Valpolcevera.
Le aree dell'ex-Miralanza, proprio in questi giorni vengono messe in vendita. Il nuovo ospedale sorgerà lì? E' un'ipotesi che nelle ultime ore sta prendendo sempre più piede.
L'Istituto Giannina Gaslini nasce per un atto di amore e solidarietà del senatore Gerolamo Gaslini che, in ricordo della figlia Giannina morta in tenera età, decidee di progettare e realizzare un grande ospedale pediatrico europeo a forte vocazione scientifica. L'attività inizia nel 1938.
La domanda parallela è che cosa potrebbe diventare l'attuale ospedale? Se ci fosse un cambio di destinazione potrebbe nascere un'operazione residenziale di valore molto elevato che probabilmente potrebbe anche coprire il costo del nuovo ospedale nell'area sotto il nuovo viadotto proprio lì dove il 14 agosto 2018 persero la vita 43 persone. Tra di loro Samuele 7 anni, la più piccola vittima, Crystal di 9 anni, Camilla 12 anni con suo fratello Manuele di 16 anni.
Se in quell'area di dolore sorgerà davvero il nuovo ospedale pediatrico potrebbe rappresentare un segno di speranza. Lì dove 43 famiglie sono state distrutte, tanti genitori potranno essere aiutati a trovare una cura, a salvare i propri figli, in attesa che presto possa arrivare giustizia per quelle 43 vite spezzate.
IL COMMENTO
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