È la sintesi di una filosofia d’avanguardia, almeno per il contesto italiano. Non così per altri paesi europei che basano il proprio successo internazionale, ad esempio in campo calcistico, anche, sul supporto a quella formula.
Il sunto di un progetto denominato Soccerschool viene tracciato da Stefano Puppo, dirigente del Campomorone Sant’Olcese: “La nostra società ha promosso questo percorso che, ora, riguarderà pure l’Istituto Comprensivo di Campomorone e Ceranesi. Lo abbiamo presentato lo scorso 24 febbraio alla presenza di grandi ex campioni di Genoa e Sampdoria come Simone Braglia, Stefano Eranio e Pietro Vierchowod".
Avevano già fatto tappa nelle realtà didattiche di Teglia, Elsa Morante di via Linneo, Villa Sanguinetti in via del Molinussi e alla Tosca Bercilli di via Lionello. Mirano all’entrata nelle scuole del calcio e di altre discipline come pallavolo, footgolf e subbuteo con i nostri allenatori, professionisti altamente preparati, e quelli della Valponte che affiancano gli insegnanti di educazione fisica in un concetto differente dalla tradizionale concezione dell’ora di ginnastica.
I valori di riferimento risultano l’amicizia e il divertimento con una spiccata attenzione alle tematiche sociali. Stella polare, il connubio scuola – sport. “Riguardo al gioco del pallone, già a 6 anni, i bambini vengono abituati a migliorare qualità base” spiegano i protagonisti. Tutto per una conoscenza delle varie discipline fin dalla tenera età.
Rispetto delle regole, abitudine al sacrificio e alla lealtà, intesi come condotta di vita, e non limitati alla competizione, segnano la strada quotidiana di Soccerschool: “Perno fondamentale il rispetto per il prossimo, l’abitudine alla solidarietà e alla collaborazione reciproca senza mai perdere di vista il rendimento scolastico che resta parametro essenziale nell’assegnazione di alcuni premi singoli e di classe”.
IL COMMENTO
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