cronaca

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Nadia Randazzo, lavora al San Martino: "Io il vaccino l'ho fatto, qualche mio collega ha preso tempo per rifletterci di più". "Non tocca a me dirlo, ma credo che la zona rossa sia giustificata dal numero di contagi, questo ci richiede ancora uno sforzo. I malati ci sono...".

Nadia Randazzo, tecnico di laboratorio ("non sono un medico" precisa) nel servizio di Igiene della diagnostica molecolare del San Martino, è in prima linea contro il Covid dove si processano i tamponi per i ricoverati e gli altri cittadini.

La incontriamo per caso durante la diretta tv, a pochi minuti da mezzogiorno di Pasqua, mentre se ne sta affacciata sulla cornice della piazzetta di Boccadasse a godersi il sole, al suo fianco Alberto, il marito, che appena vede la telecamera si defila. "Questa sarà un pranzo di Pasqua a casa con le persone più vicine - spiega ancora Nadia -, serenamente, in caso contrario Pasqua l'avremmo festeggiata con la famiglia più allargata e gli amici per cogliere l'occasione e condividere la bella giornata"