cronaca

Simone Torretta lo ha detto in prefettura dove è stato insignito del titolo di Cavaliere
1 minuto e 6 secondi di lettura
"Ricevere l'onoreficenza di cavaliere è una grande emozione e una gioia. E' un grande risultato per me e per la dottoressa Paola Cianciosi, il direttore sanitario, anche lei insignita cavaliere, ma anche per le 180 persone che hanno lavorato a tutela di 200 ospiti fragili nelle nostre 4 residenze".

A parlare è Simone Torretta, direttore dell'Istituto per ciechi e ipovedenti Chiossone di Genova, fra i ventisette genovesi insigniti del titolo di cavaliere della Repubblica dal prefetto di Genova in occasione delle celebrazioni per il Due Giugno.

"Il covid è stata una grandissima guerra che abbiamo affrontato mettendo in campo tutta la nostra capacità, professionalità e passione. I risultati sono arrivati per cui siamo molto contenti, il culmine di questa avventura è stata l'attribuzione di questa onorificenza che ci rende veramente orgogliosi".

"Se il covid non è entrato nel nostro istituto? No, è andata bene dalla prima ondata da marzo 2020 in poi grazie al grandissimo lavoro di sacrificio a cui va il mio personale ringraziamento. L'emergenza? I degenti l'hanno vissuta con grande responsabilità perchè sia gli anziani, gli ospiti psichiatrici e i nostri ragazzi disabili hanno sofferto molto per tutte le restrizioni, l'isolamento e nel non vedere i loro cari ma hanno comunque aiutato nella applicazione di tutte quelle che sono state le nuove regole covid".