cultura

'Una donna promettente' il miglior film del weekend
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 Dal thriller all'horror passando per la fantascienza: è il menu al cinema di quest'ultimo weekend di giugno. E allora cominciamo con 'Una donna promettente', scritto e diretto da Emerald Fennel – attrice qui al suo esordio dietro la macchina da presa - e interpretato da Carey Mulligan che è stato definito da alcuni 'il revenge movie dell'era del #MeToo' e da altri 'il manifesto femminista del nuovo millennio'. Un film che ha provocato polemiche negli Stati Uniti fin dalla sua presentazione al Sundance Festival, nel gennaio dell’anno scorso, per arrivare poi a conquistarsi quattro nomination ai Golden Globes e cinque agli Oscar, con statuetta vinta da Fennel per la migliore sceneggiatura.


E' la storia di Cassie, giovane donna prossima ai 30 anni, ex-studentessa di medicina, che continua ad essere tormentata da quanto accaduto ai tempi dell'università all'amica Nina: vittima di uno stupro da parte di un compagno di corso nessuno ha creduto alla sua versione dei fatti e questo lentamente l’ha portata alla depressione e alla morte. Così Cassie comincia ad attuare in maniera maniacale la propria vendetta attraverso un rituale sempre identico: mentre di giorno lavora in un piccolo bar, la sera gira per locali fingendosi completamente ubriaca e attirando gli uomini per poi rivelare il suo essere sobria a coloro che vogliono approfittarsi di lei in modo da scoraggiarli e terrorizzarli.


'Una donna promettente' è tante cose: un thriller macabro, la storia dell’elaborazione di un trauma, una commedia adrenalinica perché l’ironia non manca ma anche il racconto di una vendetta e di un’affermazione femminile. E il merito principale di Fennel è quello di essere riuscita a mantenere tutto in equilibro, senza esagerare con la rabbia, senza lanciare proclami e soprattutto senza cadere in quelle pericolose derive che una storia di questo tipo avrebbe inevitabilmente potuto portare con sé. Perché il modus operandi di Cassie non è la violenza ma la manipolazione: il suo obiettivo non è uccidere questi uomini ma piuttosto farli guardare dentro di sé. Ciò però non impedisce alla sceneggiatura di addentrarsi anche in luoghi più oscuri, perché la ragazza pur ritrovandosi a considerare la possibilità di un nuovo amore con un ex-compagno di università ci viene mostrata sempre più dipendente dalla sua missione di vendetta, incapace di uscire dagli schemi che lei stessa si è imposta. Davvero un film molto interessante.


Vediamo adesso più rapidamente il resto. Per gli appassionati dell’horror ma soprattutto per coloro che avevano apprezzato 'A Quiet Place - Un posto tranquillo' ecco in sala 'A quiet place II' in cui ritroviamo la famiglia Abbott – padre, madre e due figli - dove l’avevamo lasciata nella pellicola del 2018, adattata a vivere nel più assoluto silenzio, tra i pochi sopravvissuti in un pianeta Terra nel quale la popolazione è stata decimata dall’arrivo di predatori alieni privi di vista ma dotati di un udito estremamente sensibile, in grado di individuare le proprie prede e ucciderle al minimo rumore.


Qui gli Abbott decidono di abbandonare la fattoria dove hanno cercato di proteggersi ma costretti ad avventurarsi nell’ignoto si renderanno presto conto che gli alieni non rappresentano le uniche minacce da cui difendersi. Per gli amanti del genere il primo episodio era stato una piacevole sorpresa nel mostrare come al cinema sia il suono sia il suo contrario – il silenzio – possano essere altrettanto spaventosi. Anche qui l’horror-thriller fa da cornice ad una favola moderna sull'amore familiare, la comunicazione e la sopravvivenza in una realtà in cui anche un solo passo può diventare mortale.