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Dal rapporto tra il presidente Ferrero e l'allenatore D'Aversa al ruolo di Damsgaard
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Ultima per chilometri percorsi dai suoi giocatori nelle prime sette partite di campionato. E’ il dato che emerge riguardo alla Sampdoria dall’analisi sulla mobilità delle squadre di serie A. I blucerchiati hanno una media di 102 chilometri e mezzo percorsi. Come termine di confronto può essere assunta la Lazio, prima in graduatoria con 110 chilometri.


Ma attenzione, il dato all’apparenza negativo della Samp si presta a diverse interpretazioni. Il Napoli capolista del campionato, infatti, è al penultimo posto per chilometri percorsi, davanti alla Sampdoria. Certo, la formazione di Spalletti, in forza delle sue qualità tecniche, basa molto del proprio gioco sul possesso palla e quindi ha meno necessità di correre. Ma il Venezia, che invece lotta per non retrocedere, si trova al secondo posto dietro la Lazio per numero di chilometri percorsi in media: eppure, la mobilità dei lagunari non basta a far loro vincere le partite. Insomma, il calcio non è l’atletica leggera.



Restano tuttavia sul tappeto di Bogliasco alcuni nodi da sciogliere. Intanto, il rapporto tra D’Aversa e Ferrero: l’allenatore giovedì scorso è stato quasi deportato in fretta e furia e quasi a sua insaputa dal “Mugnaini” a Milano per incontrare il presidente, che poi però ha definito il vertice amichevole e cordiale. Quindi, la posizione di Damsgaard: attaccante in Nazionale e centrocampista nella Sampdoria, che intanto ha fatto tornare Thorsby anzitempo dalla Norvegia.



La trasferta contro la bestia nera Cagliari incombe e l’appuntamento è di quelli da non fallire per evitare di trasformare una stagione iniziata con grandi ambizioni - vittoria della Coppa Italia ed almeno 53 punti – in una rincorsa alla salvezza.