Politica

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La politica non deve entrare nelle nomine della sanità, scrivono alcuni giornali. Il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo rilancia. “cambiamo subito la procedura”. Il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando è più cauto. In effetti credo che la politica abbia il dovere di governare la sanità. Il problema è che dovrebbe governarla bene, così come dovrebbe governare bene l’economia locale, i trasporti, l’assistenza, le scuole. E’ un compito della politica, sennò che cosa ci sta a fare? Purtroppo invece la sanità è diventata una terra di conquista dei partiti, un suk nel quale si gettano tutti per sistemare i propri “camerieri”. A volte va bene e i piazzati sono anche ottime persone e bravi professionisti. A volte va meno bene e chi ci rimette sono i pazienti. Personalmente non mi importa se un bravissimo chirurgo è massone o dell’Opus dei o appartiene a un circolo marxista-leninista. Purché sia bravo.

Ma siamo proprio sicuri che affidando le nomine ad altri organismi il meccanismo cambi? Il timore è che invece dei partiti intervengano nella lotta per le conquiste di poltrone burocratiche o primariati altri Poteri, baronie universitarie, circoli di opinione più o meno scoperti, e magari alla fine gli stessi partiti per interposta persona.

Per nominare tecnici di valore occorrono regole precise, curricula, parametri, pubblicazioni, interventi effettuati, e tutto deve essere reso trasparente, visibile ai cittadini che sono gli unici destinatari di queste scelte. Visto che siamo così bravi nel copiare gli altri (e se si copia bene è cosa ottima) imitiamo gli Stati Uniti dove nulla è segreto, né il numero degli interventi fatti in un ospedale né quelli riusciti o le complicazioni.

Il direttore dell’agenzia regionale della salute, Franco Bonanni, intervenendo a Dica 33 su Primocanale ha già dato un primo buon esempio fornendo la classifica degli interventi di cataratta in Liguria. L’assessore Claudio Montaldo si è formalmente impegnato a dare informazioni tempestive e chiare su tutti i numeri della sanità. La politica di governo deve fare questo. Meno piazzamenti di medici tesserati e più informazione.