Politica

1 minuto e 25 secondi di lettura
Mensopoli alle spalle, ecco a Genova il nuovo bando per l’appalto delle mense del comune che per essere assegnato terrà meno conto della qualità dei pasti forniti, a fronte di una maggiore incidenza del prezzo. Insomma, vincerà l’appalto chi farà prezzi più convenienti, mentre la qualità passa in secondo piano. L’appalto riguarda, tra le altre, le mense per i bambini degli asili, gli alunni delle scuole elementari, il personale comunale dipendente, gli ospiti e utenti assistiti dall’area sociale . Dati alla mano la discrepanza sta proprio nel fatto che si premierà di più il ribasso del prezzo che non la qualità: nel vecchio bando il prezzo incideva del 42% sul punteggio per la scelta della ditta e la qualità del 58%, oggi invece il prezzo incide per il 72% e la qualità scende al 26%. Una base d’asta ribassata, anche se tutto aumenta, così anche le materie prime. Col vecchio bando erano 2 euro e trenta centesimi quelli che si spendevano per un pasto: con il nuovo se ne spenderanno 2,25. Il contratto per il servizio di ristorazione:durerà 56 mesi dalla data di inizio prevista per il primo gennaio 2009 e terminerà alla fine di agosto del 2013. Infine una curiosità: il bando prevede anche l’utilizzo di prodotti del commercio equo e solidale: una volta alla settimana negli asili nido, per merenda, dovrà esserci una banana biologica, due volte al mese dovrà invece essere consumata in asili, scuole elementari e medie. Nel menù delle scuole dell’infanzia è invece richiesta, ogni tanto, una tavoletta di cioccolato. Speriamo almeno quello di qualità.