Cronaca

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E’ una tempesta quella che si potrebbe abbattere nel porto di Genova se il governo confermerà la direttiva che impone una gara pubblica per assegnare il servizio di fornitura di manodopera ai terminalisti, prevista dall’articolo 17 della legge 84/94 in odore di riforma. Oggi questo servizio è assicurato dalla compagnia unica, che però paradossalmente non rientra nell’articolo 17 ma nel sedici, ovvero quello che disciplina le imprese portuali. Prima anomalia. Inoltre la Culmv di Batini opera, nei picchi di traffico, in virtù di un patto sul lavoro sottoscritto nel 2001 con i terminalisti, un atto privato. E poi possiede mezzi meccanici propri, anche questo punto escluso dall’articolo 17. Difficile ad oggi pensare che qualche altro soggetto possa partecipare alla gara che l’autorità portuale dovrebbe indire entro fine anno per assegnare il servizio entro il 30 giugno 2009. Ma la certezza non c’è. “Non appena riceverò la direttiva dal ministero attiveremo il confronto con le parti sociali” afferma il presidente del porto Luigi Merlo. Ettore Torzetti della Cisl chiede che prima il Governo faccia chiarezza sulla legge 84/94 che dovrebbe essere riscritta o modificata. "Ma a noi - afferma - interessa che vengano mantenuti i livelli di reddito e occupazionali attuali. Già in tempi non sospetti questa estate avevamo già chiesto un tavolo di confronto su questo tema. In Compagnia c'è preoccupazione". Il console Batini è fuori Genova per un paio di giorni e non risulta che si sia ancora espresso. (Elisabetta Biancalani)