Cronaca

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"Umanità, sensibilità, accoglienza" sono le qualità richieste per fare dell'ospedale Gaslini non solo un luogo di cura ma un vero "santuario della vita". Ad affermarlo è stato l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, che questo pomeriggio ha presieduto nella chiesa parrocchiale dell'istituto pediatrico la Messa in suffragio del fondatore, il senatore e conte Gerolamo e di tutti i defunti della famiglia Gaslini. Nell'omelia il cardinale ha esortato tutti gli operatori dell'ospedale a mostrare "affabilità, signorilità e nobiltà dell'anima e del cuore". Atteggiamenti che sempre devono "caratterizzare ed ispirare il nostro modo di parlare, di agire e di rapportarci con gli altri". Bagnasco ha poi ricordato che papa Benedetto XVI, nella sua recente visita, lo ha definito "santuario della vita" ed ha aggiunto: "Questo ospedale sarà davvero santuario della vita nella misura della nobiltà della nostra anima". Questo atteggiamento "non è tutto per un ospedale - ha spiegato - ma se questo stile, questo modo di comportarsi, con i malati e con le loro famiglie, viene unito a quella ricerca professionale, scientifica e tecnologica, a quella competenza sempre in aumento e in crescita che deve caratterizzare un istituto di ricerca allora siamo al completo e lo scopo è riuscito".