Politica

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Rischia di essere impugnata dal consiglio dei ministri la legge approvata trasversalmente dal consiglio regionale, che riduce da 10 a 3 anni il divieto massimo di caccia nelle aree interessate da incendio. Al di là delle polemiche politiche, sollevate dopo che i consiglieri del Pd e tre assessori della giunta hanno votato difformente alle indicazioni del presidente Burlando, che aveva indicato la riduzione a 5 anni, i Verdi annunciano che chiederanno al Governo di bloccare il provvedimento. “E’ illegittimo – spiega Cristina Morelli, presidente e consigliere regionale del partito – perché c’è una legge approvata dal parlamento nel 2000, che fissa il divieto a 10 anni. La Regione non può sovrapporsi alla legislazione nazionale con un atto che va in aperto contrasto con quello che venne stabilito per tutta l’Italia dall’allora ministro all’agricoltura Pecoraro Scanio”. “La materia è delicata – ribatte Michele Boffa, capogruppo del Partito Democratico in via Fieschi – Sul voto si è sollevato un caso politico che non esiste. L’intenzione di tutti era di ridurre il divieto e non c’è alcuno scollamento con Burlando”. Anche sui contrasti con i Verdi Boffa minimizza e spiega che non c’è alcun problema di leatà, come dice invece Morelli. “Non abbiamo trasgredito ad alcun patto – chirisce Boffa – perché non c’era alcun accordo preventivo”. Il ricorso della Morelli al Governo per bloccare il provvedimento sulla caccia rischia però di innescare un incidente diplomatico, visto che oggi i Verdi sono parte integrante della maggioranza di centrosinistra che regge la Regione, nei confronti della quale chiederanno una censura ufficiale da parte del consiglio dei ministri.