Cronaca

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Quattromila liguri si sono rivolti al Corecom negli ultimi 5 anni per risolvere controversie con i gestori di telefonia sfociate in 3713 udienze di conciliazione. Nel 57% dei casi si è trattato di richieste inerenti servizi di telefonia fissa, a cui spesso sono collegati problemi legati all'utilizzo di internet. La metà ha riguardato Telecom Italia, seguita da Wind Telecomunicazioni, Fastweb, H3G, Opitel (già Tele2), Vodafone e altri gestori. I dati sono stati illustrati oggi dal presidente del Corecom, Pasqualino Lino Serafini,che ha ricordato come la conciliazione è offerta gratuitamente ai cittadini e per garantire il funzionamento del Corecom il Consiglio investe 450 mila euro l'anno, mentre l'autorità nazionale ne versa 50 mila. I ricorsi più frequenti sono quelli che contestano spese e fatturazioni non riconosciute. Un altro problema frequente è quello dei servizi offerti da nuovi operatori su infrastrutture di operatori esistenti o il passaggio da un operatore ad un altro. Le informazioni fornite dagli operatori telefonici agli utenti, in sede di proposta contrattuale o di perfezionamento del contratto, molto spesso, dice il Corecom, "omettono di fornire indicazioni precise sulla complessità della procedura, di passaggio da un operatore all'altro, sull'impossibilità che questa venga interrotta, e sulla possibilità che si verifichino interruzioni del servizio non necessariamente di breve durata, elementi questi che se evidenziati inciderebbero sulla formazione nella fase di conclusione del contratto".