Vivo a Marassi dalla nascita, ho visto partite di calcio “difficili” e derby con migliaia di tifosi. Una situazione “normale” per il novantanove per cento ad eccezione di una decina di volte in cinquanta anni per colpa di una trentina di imbecilli che si sono scontrati tra loro o con le forze dell’ordine. Inoltre una volta lo stadio era in periferia mentre oggi Marassi è diventato “centro città” a tutti gli effetti. Chi ci abita si è dovuto abituare per forza anche se in occasione d’incontri durante la settimana la situazione diventa pesante. In questi casi fare la spesa, uscire con i bambini o passeggiare con i neonati in carrozzina, andare alla Messa o far sì che un anziano o un portatore di handicap possa fare un giretto tranquillo diventa “problematico”; specie se tra le migliaia di tifosi normali ci sono maleducati che parcheggiano le moto su marciapiedi, strisce pedonali, zone riservate agli autobus o che ostacolano il passaggio davanti ai bar ingollando birra a volontà.
Ma questo non bastava: ora si è pensato di bloccare per 12 ore la circolazione dei veicoli per poter intervenire contro gli eventuali quattro “tifosi” ubriachi, teppisti col cervello di un pulcino che fanno della violenza e della maleducazione una regola di vita. Così, invece di educare giovani e adulti ad uno spirito sportivo – ma il calcio non è uno sport? – cioè al rispetto dell’avversario e delle regole di convivenza civile, si cade nella trappola di questi delinquenti e si proclama lo stato d’assedio che colpisce solo dei pacifici abitanti. Quindi ora lo sapete voi, bambini, anziani, portatori di handicap e semplici abitanti di Marassi: state attenti ad uscire, state chiusi in casa come i carcerati vicino allo stadio, come vittime sacrificali sull’altare del dio calcio! Fuori c’è la guerra, il coprifuoco, lo stato d’assedio!
E poiché i nostri amministratori ci hanno detto che non si può fare come nelle altre città o all’estero dove ci sono stadi bellissimi ed efficienti lontano dalle abitazioni con tanto spazio libero facilmente controllabile, ma che dovremo continuare con questo scempio, in futuro, vista la manifesta incapacità di risolvere i problemi legati al controllo del territorio in caso di grandi assembramenti di folla - qualcuno ricorda il G8 a Genova? - si potrebbe fare ricorso al Battaglione S. Marco o magari ai carri armati. Chissà.
Ho però un dubbio: vuoi vedere che i nostri “capi” la sanno lunga e conoscono bene il grado d’inciviltà raggiunto dagli italiani ormai sempre più lontani dagli altri cittadini europei che frequentano stadi coi posti numerati e senza barriere con la stessa tranquillità che abbiamo noi quando andiamo alle fiere paesane e agli outlets? Magari basterebbe “copiare” da chi ha saputo affrontare e risolvere il problema e nel frattempo limitare la circolazione a due o tre ore prima dell’incontro. Troppo difficile? Beh, intanto gli amministratori comincino a pensare a questo: più andiamo avanti e più i pacifici abitanti marassini stanno passando dalla sopportazione all’esasperazione e alla rabbia per essere costretti a vivere in stato d’assedio e non potersi godere la festa come tutti i genovesi.
Mauro Piero Sanna (tifoso della Sampdoria)
Eugenio Grandi (tifoso del Genoa)
IL COMMENTO
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