Cronaca

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Il vero “Basilico Genovese” si potrà riconoscere dal logo Dop, che dovrà comparire obbligatoriamente su mazzetti e confezioni in vendita. "E' la felice conclusione di un iter - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni Barbagallo - In una prima fase è stata riconosciuta la denominazione d'origine protetta del basilico e ora è stato riconosciuto anche il suo logo". Niente più basilico “taroccato” dunque, Bruxelles ha infatti ufficialmente accolto la richiesta dell’Italia per introdurre sugli imballaggi il marchio del “Basilico Genovese” a cui l’Ue ha già riconosciuto la denominazione d’origine protetta contro imitazioni e falsi. Sono tre gli elementi che caratterizzano il prodotto, facilmente riconoscibili nel logo: come primo elemento il sole, giallo, simbolo di vitalità, essenziale a tutte le colture. Quindi i contorni della Liguria, in colore blu, che è territorio di produzione, fertile, e bagnato dal mare. Infine, il basilico, in verde, che ricorda il carattere naturale, l’autenticità e la qualità del prodotto Dop. E questo per evitare che basilico proveniente talvolta anche da altre nazioni, venga venduto sui banchi di mercati rionali e supermercati come basilico genovese. Da oggi i mezzatti sprovvisti di marchio sono sì di basilico ma non genovese.