Aveva contattato un tunisino 36enne con l'intenzione di intervistarlo per realizzare un documentario sugli immigrati a Genova, il giornalista che lo scorso 3 luglio è finito derubato e picchiato in via Prè. Il responsabile dell'aggressione, cui hanno partecipato anche altri due connazionali dell'uomo, non ancora identificati, aveva ottenuto nel mese di maggio il permesso di soggiorno per raggiungere il capoluogo ligure in seguito a una permanenza di circa due mesi nel centro di accoglienza di Lampedusa. Grazie alle registrazioni video delle telecamere posizionate nella zona, il tunisino è stato identificato dagli agenti della Squadra Mobile e quindi arrestato.
IL COMMENTO
La Genova che si spegne e quella che si accende
Come si controllano le acque superficiali in Liguria