Politica

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Se le primarie all’interno del PD oltre ad esser un fatto democratico diventano uno stimolo propositivo per il rilancio della città bene, se invece rimangono una mera contrapposizione tra vincenziani e antivincenziani boh a che servono.
Il mondo che rappresento ha bisogno di sapere se questa città è possibile per il settore dell’artigianato e della piccola impresa avere un futuro migliore.
Un futuro dove l’imprenditore artigiano possa trovare aree produttive dove poter installare nuove imprese in settori come quello della nautica, delle energie rinnovabili, dell’ecologia e non altri centri commerciali e dare così lavoro ai nostri giovani.
Un futuro dove l’imprenditore artigiano possa avere la certezza di aprire un’impresa in tempi certi e dove l’Ente Locale gli possa offrire servizi, opportunità e non chiedere soltanto tributi.
Un futuro dove l’imprenditore artigiano dell’autotrasporto possa avere un vero autoparco, con servizi adeguati come nel resto dell’Europa e non parcheggi precari a rischio di sfratto a seconda delle esigenze del padrone di casa (Campi insegna).
Un futuro dove l’imprenditore artigiano del Centro Storico possa muoversi per lavoro senza incorrere in sanzioni amministrative da parte della Polizia Locale.
Un futuro dove le 23.000 imprese artigiane possano vedere nel Comune un amico in grado di sostenerle nei momenti di difficoltà e non un mero riferimento burocratico.
Se le primarie parleranno anche di questi temi saranno utili se no diventeranno un puro esercizio muscolare o un divertimento per le signore del tè alle cinque.

*   Presidente CNA Genova