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Dopo una notte infernale in tutta la Liguria con zone della regione che hanno registrato minime di 30 gradi e massime che hanno sfiorato i 40 gradi: ecco tutti i consigli
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di T.O.

GENOVA - Giornate bollenti quella di lunedì e martedì a Genova per cui il ministero della Salute ha emesso il bollino arancione. Ma la vera e propria ondata di calore sul capoluogo ligure arriverà mercoledì, quando il bollino diventerà rosso.

Dopo una notte infernale in tutta la Liguria con zone della regione che hanno registrato minime di 30 gradi e massime che hanno sfiorato i 40 gradi (LEGGI QUI), la situazione di caldo intenso andrà avanti ancora per buona parte della settimana con le temperature massime che resteranno ben al di sopra dei 30 gradi. 

Il Centro Funzionale Meteo Idrologico Arpal ha anche emesso un avviso meteorologico per disagio fisiologico da caldo per le giornate di oggi, lunedì 18 luglio e domani, martedì 19 luglio. In Liguria le zone più interessate saranno i versanti marittimi della regione.

La Liguria è ancora colpita dalla presenza di un solido anticiclone subtropicale ma anche dell'effetto favonico provocato dai venti settentrionali, come il resto del nord Italia. Questo mix di fattori provoca temperature molto alte non solo di giorno ma anche di notte, a fronte di tassi d’umidità medio-bassi.

Per oggi lunedì 18 e domani martedì 19 luglio si prevedono, infatti, temperature in ulteriore lieve aumento seppur con umidità generalmente bassa; condizioni temporaneamente più afose si potranno avere nella serata di oggi. Elevato disagio fisiologico per caldo è previsto nelle aree urbane e nelle valli interne di ABC, moderato altrove.  Mercoledì 20 luglio avremo temperature pressoché stazionarie o in lieve calo specie nei valori minimi con moderato disagio fisiologico per caldo su tutte le zone, localmente elevato sulle aree urbane e le valli interne di ABC. La situazione verrà valutata ulteriormente domani.

In Liguria ci sono 5807 persone che sono a rischio per le ondate di calore. Per questo è fondamentale seguire le misure di prevenzione: bere molta acqua, mangiare leggero e non uscire nelle ore più calde della giornata sono i punti di riferimento principali da seguire per evitare di accusare malori legati alle alte temperature.

Lo stesso Comune e Asl 3 hanno iniziato a lavorare per proteggere i cittadini più fragili, come ha spiegato ai microfoni di Primocanale il direttore sociosanitario del distretto Asl3 genovese: "Siamo entrati nel pieno di questo anticiclone africano. Già dal nome, Apocalisse, si capisce quanto disagio potrà creare ai cittadini. Abbiamo attivato tutte quelle misure che possono prendere in carico le persone fragili, che in questi giorni di grande caldo possono avere serie ripercussioni sulla propria salute - continua Sampietro -. Ad esempio abbiamo attivato i ricoveri brevi in determinate strutture, in modo che le persone sole possano essere aiutate. Vengono imitate le dimissioni ospedaliere da parte di tutte le aziende del nostro territorio, in particolare delle persone fragili che potrebbero non avere un'assistenza adeguata".

Ecco tutti i consigli: 

1. Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 19). Non rimanere all'interno di auto parcheggiate.
2. Se possibile recarsi qualche ora al giorno in zone all'aperto ombreggiate e ventilate oppure al chiuso dotate di aria condizionata (evitando l'utilizzo di ventilatori meccanici in caso di temperature elevate).
3. Ripararsi la testa dal sole con un cappello e in auto usare tendine parasole.
4. Bere molti liquidi, almeno un litro e mezzo/due litri al giorno, anche se non se ne sente l'apparente necessità.
5. Assumere liquidi con regolarità.
6. Durante il giorno usare tende per non fare entrare il sole e chiudere le finestre e le imposte, mantenerle invece aperte durante la notte.
7. Evitare bevande gassate, zuccherate, troppo fredde o alcooliche, in quanto aumentano la sudorazione.
8. Fare pasti leggeri, preferendo frutta, verdura, pesce, pasta e gelati a base di frutta e riducendo carne, fritti e cibi molto conditi e piccanti.
9. Indossare abiti leggeri di cotone o lino, di colore chiaro non aderenti e privi di fibre sintetiche.
10. Non modificare o sospendere le terapie in atto senza consultare il proprio medico.
11. Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.
12. Evitare bruschi sbalzi di temperatura corporea (ad esempio entrare sudati in un grande magazzino condizionato), non respirare con la bocca aperta ma solo con il naso.
13. Se si è affetti da diabete esporsi al sole con cautela per il maggior rischio di ustioni, stante la minore sensibilità al dolore.
14. In caso di cefalea provocata da esposizione al sole, bagnarsi subito con acqua fresca per abbassare la temperatura.
15. Se si è affetti da patologie croniche con assunzione continua di farmaci (esempio diabete, ipertensione, scompenso cardiaco, bronchite cronica, malattie renali) consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali comportamenti particolari o misure dietetiche specifiche.

Questa situazione obbliga ad una stretta sorveglianza clinica dei soggetti ospiti delle strutture socio-sanitarie. "Ricordiamo – sottolinea Ernesto Palummeri coordinatore del centro regionale per la prevenzione delle ondate di calore - che la maggior parte degli eventi negativi dovuti al caldo in un ambiente tutelato, come le strutture ospedaliere e gli istituti che erogano assistenza socio-sanitaria, è efficacemente contrastabile predisponendo misure di prevenzione, un attento monitoraggio ed un pronto intervento".

Ecco le indicazioni per le strutture:

- È raccomandato il monitoraggio di temperatura e umidità dei locali che non devono in nessun caso superare i 24°C e 61% di Umidità relativa, oppure i 25°C e 62% di Umidità relativa (tabella in allegato per i dettagli sulle temperature indicate)

- di conseguenza va regolata la climatizzazione affinchè rimanga all’interno di questi limiti, senza scendere al di sotto dei 24°C. La climatizzazione dovrebbe essere estesa a tutte le aree degenziali o almeno nelle sale di socializzazione e ristoro. Temperature superiori ai limiti indicati portano alla inibizione dell’uso delle palestre riabilitative (che dovrebbero appunto essere dotate di climatizzazione);

- in caso di climatizzazione limitate alle aree di socializzazione e palestre, far trascorre agli ospiti delle strutture almeno 8 ore diurne nelle aree climatizzate;

- Si ricorda infine che per temperature percepite (Humidex) superiori a quelle indicate (vedi tabella in allegato), l’uso del ventilatore può comportare peggioramento dello stato di disidratazione

- L’apporto di acqua deve essere monitorato e regolato a seconda delle condizioni cliniche. In assenza di cardiopatie e nefropatie l’apporto di acqua deve essere tra 1500 e 2000 mL/die;

- Rivedere con il personale i protocolli di intervento riguardanti la disidratazione, i colpi di calore e le ipertermie;

- Particolare attenzione alle persone affette da deterioramento cognitivo sia perché non spesso non avvertono il senso della sete, sia perché spesso in trattamento con antipsicotici che per l’attività anticolinergica riducono la sudorazione provocando ipertermie maligne, attivarsi per promuovere protocolli di intervento alternativo per i disturbi comportamentali che possono essere anche sintomi legati alla disidratazione;

- per lo stesso motivo considerare con attenzione la somministrazione per via generale di farmaci ad attività anticolinergica.

- Il menù deve essere leggero evitando grassi animali e condimenti e preferendo ortaggi, legumi e frutta - Mettere gratuitamente a disposizione dei pazienti acqua da bere.

- L’attività motoria deve avvenire solo in ambiente climatizzato.

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