Manifestazione sotto la sede della Erg a San Benigno, centinaia di tifosi della Sampdoria si sono radunati a San Benigno, in via De Marini, per ricordare alla famiglia Garrone-Mondini la responsabilità diretta nella crisi della Sampdoria. La zona era blindata dalla polizia e dalla Digos, l'atmosfera tranquilla, i tifosi hanno intonato cori e hanno appeso un grande striscione nero, in cui si ricorda agli ex proprietari la situazione creatasi il 12 giugno 2014. La manifestazione, assolutamente pacifica, si è chiusa attorno alle 18.
La sede della Erg era peraltro vuota, in quanto gli uffici chiudono alle 15 del venerdì. Il valore simbolico dell'iniziativa resta intatto. La rappresentanza dei tifosi era variegata: si va dai "duri e puri" dei Gruppi della Sud ai sostenitori attempati, moltissime donne e anche bambini: un campione della moltitudine sampdoriana umiliata da otto anni e mezzo di gestione scellerata e irrispettosa.
Il grande striscione nero con lettere gialle è dedicato agli ex proprietari: "GARRONE MONDINI PRIMI RESPONSABILI". La manifestazione, autoconvocata per le 17, è per il momento pacifica e senza tensioni particolari.
Alle 17,30, la folla ha lanciato un grande coro: "Via gli infami dalla Sampdoria". Sono intanto stati accesi fumogeni. Il secondo coro, tutt'altro che amichevole, è dedicato all'ex presidente, cui viene rimproverata la malaccorta cessione di quasi nove anni fa. Il traffico è stato bloccato. Un altro coro è il "Giù le mani della Sampdoria". Ma non è mancato l'inno "Doria Olé".
Tra le voci raccolte dai tifosi, il senso è la richiesta di mantenere la promessa fatta l'11 giugno del 2019 negli studi di Primocanale, rispetto alla salvezza della Sampdoria. Alcuni tifosi presenti alla manifestazione sostengono che sarebbe meglio abbassare i toni, per non dare alibi a chi può ancora rimediare all'errore. Altri ribattono che gli ultimi comunicati di Garrone hanno esplicitamente escluso questa ipotesi.
Dall'altoparlante sono stati diffusi gli audio degli interventi di Garrone a Primocanale, la sera dell'11 giugno 2019, in cui l'ex presidente prometteva che avrebbe fatto tutto il possibile per evitare la scomparsa della Sampdoria. "Garrone dice di essere tifoso della Samp e quindi sta male come noi - dice un tifoso ai nostri microfoni - e quindi farà qualcosa, se non farà nulla vuol dire che non è tifoso della Samp". "Una vergogna assoluta - dice un giovane tifoso - sia il comportamento di Ferrero che quello di Garrone". Molti dicono che andranno a Monza, nel segno di una fede che non segue le contingenze.
IL COMMENTO
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente