GENOVA - Poche ore e poi i vertici di Acciaierie d'Italia (ex Ilva) si incontreranno per la terza volta nel giro di due settimane: nei primi due Cda è stata fumata nera. Alla base dell'incontro agli investimenti necessari per il rilancio della produzione. Da una parte il socio indiano ArcelorMittal che detiene il 62% delle quote e non sembra intenzionata a investire nulla sotto questo punto di vista dall'altro Invitalia al 38% con la controllata dello Stato che potrebbe decidere di investire parte delle risorse messe fino a questo momento in campo (680 milioni ndr) per ribaltare il peso specifico delle quote in essere tra le due parti.
A Genova e negli altri stabilimenti i lavoratori e i sindacati chiedono certezze per il loro futuro. Giovedì scorso si è svolto un vertice presieduto dalla premier Giorgia Meloni, al quale hanno preso parte il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, il ministro delle Imprese Adolfo Urso e il ministro per le politiche di Coesione Raffaelle Fitto. Preludio a un quello che potrebbe succedere questo mercoledì.
"Il governo dovrà fare certamente qualcosa" spiega il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. E intanto a livello locale scatta il battibecco tra il Pd ligure e lo stesso governatore della Liguria. Il Pd attacca e chiede alla Regione di farsi sentire nei palazzi romani sul tema ex Ilva.
"Il silenzio della Regione e di tutto il centrodestra ligure è intollerabile, e dimostra la connivenza della giunta Toti con l’inerzia del governo, sui temi del lavoro e della condizione dei lavoratori liguri. La giunta Toti si attivi subito con i ministeri competenti per tutelare gli interessi dell’industria e dei lavoratori liguri e pretendere dal governo Meloni un’azione decisa per salvaguardare la continuità operativa degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia, il mantenimento dei livelli occupazionali e l’aiuto alle imprese dell’indotto, messi a rischio dalla disastrosa gestione di ArcelorMittal" si legge in una nota firmata dal segretario regionale del Pd Davide Natale, da Simone Ziglioli, responsabile Lavoro segreteria Pd Liguria e Matteo Bianchi, responsabile Economia e Industria segreteria Pd Liguria.
A quel punto immediata la replica del governatore Toti: "Il Pd dice cose stravaganti. Non ho capito quale segnale pretenderebbe da noi che seguiamo da sempre con grandissima attenzione il tema, un tema nazionale come quello dell'ex Ilva. Cornigliano e gli altri stabilimenti dipendono dalle soluzioni che si troveranno per Taranto - spiega il presidente della Regione -. Parliamo dalla possibile riaccensione eventuale dei forni e di portate almeno a 5 milioni la produzione di quello stabilimento. Il Pd ha governato vent'anni questo Paese e francamente dovrebbe chiedere a se stesso per quale ragione l'acciaio e tante altre produzioni industriali in questo paese sono prive di una politica, visto che ne è il principale responsabile" conclude Toti.
IL COMMENTO
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