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La prossima settimana il parlamento europeo deciderà se inserire le avvertenze sulle etichette degli alcolici
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di Michele Varì

GENOVA - "La settimana prossima il parlamento europeo deciderà di inserire sulle etichette di tutti gli alcolici, vino, birra e superalcolici, che l'alcol ha un rapporto casuale certo con il cancro, questo per dare un'informazione a tutti i cittadini europei e soprattutto ai consumatori di bevande alcoliche, noi come società italiana di alcologia, su richiesta, naturalmente, abbiamo inviato un documento che sta circolando fra le mani di quasi tutti i parlamentari del parlamento europeo".

A parlare dal suo studio del padiglione 10 dell'ospedale San Martino è Gianni Testino, primario di Epatologia e del centro Alcologico della Asl3. Le sue parole, come al solito, fanno pensare anche chi di alcolici ne beve in modo moderato.

"Il nostro auspicio - spiega Testino - è che la legge sugli avvertimenti sulle etichette passi, diciamo questo non perchè vogliamo proibire le bevande alcoliche ma perché desideriamo che la gente sappia che quando beve alcol in modo dose dipendente rischia di sviluppare alcuni tumori, dunque meno bevo meglio è e se non bevo è meglio".
Ma la cosa che interessa di più al primario "è dare questa informazione ai bambini, ai nostri adolescenti affinché possano crescere in un mondo libero da alcol".



Sotto accusa è l'etanolo: "L'etanolo alla base di tutte le bevande alcoliche è esattamente cancerogeno come il fumo di sigarette o altre sostanze che ritroviamo nell'inquinamento che noi tutti i giorni combattiamo" assicura Testino, "bere etanolo significa avere un rischio volontario che tutti noi possiamo evitare, produrre vino senza etanolo si può, ma temo che non avrà successi perché si consuma etanolo per la sua azione psicoattiva che regala uno dei piaceri che indurre il consumo delle bevande alcoliche".

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