Genova - Un premio di tremila euro per chi fornirà informazioni utili a identificare i piromani colpevoli di appiccare fuochi nonostante i divieti, a cui si aggiungerebbe l'innalzamento della sanzione minima, ora di 5 mila euro, a 10 mila. Ma non solo, nella proposta di legge regionale che presenterà la Lega per il colpevole ci sarà anche il pagamento, doppio, presentata dalla Lega del costo stimato per l’intervento di spegnimento nel caso in cui venga accertato il dolo.
Una scelta del partito nata dopo gli ultimi devastanti roghi che si sono abbattuti sulla Liguria, dallo spezzino all'Imperiese passando per Albenga, dove le fiamme hanno bruciato più di 400 ettari di bosco (LEGGI QUI).
"Ogni estate gli incendi devastano la Liguria e buona parte della macchia mediterranea della nostra nazione. La matrice dolosa accomuna la stragrande maggioranza di questi eventi che possiamo catalogare come catastrofi ambientali. Per questo motivo la Lega ha depositato una proposta di legge in Consiglio regionale per alzare il tetto delle sanzioni fino a 10mila euro per chi appicca dolosamente gli incendi e istituire un premio in denaro di 3mila euro a chi fornisce informazioni utili a identificare i piromani. Una vera e propria taglia perché di criminali si tratta, delinquenti senza scrupolo che mettono a repentaglio vite umane e animali, l'ambiente e il futuro del nostro territorio. Gli introiti delle sanzioni saranno destinati per il 50% al ripristino, al recupero e al miglioramento dei territori incendiati e per l’altra parte a potenziare il sistema regionale dell'antincendio boschivo. La tempestività nell’avvistare gli incendi è fondamentale. Per questo contiamo sulla collaborazione fattiva di tutti i cittadini con un ulteriore deterrente per fermare i piromani", ha dichiarato il capogruppo della Lega in consiglio regionale Stefano Mai.
"Nei sopralluoghi odierni, con il sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Gian Marco Centinaio, il capogruppo della Lega Stefano Mai e le associazioni di categoria, abbiamo visitato alcune aziende agricole devastate dai roghi, con diversi focolai ancora in stato di pericolosità - dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura Alessandro Piana -".
"I nostri produttori si sono messi a repentaglio per difendere invano terreni e attrezzature. L'alacre lavoro dei Vigili del Fuoco, dei Volontari antincendio e delle Istituzioni ha dato sollievo fin da subito, ma la situazione è critica. Come Regione, in vista dell’estate e del periodo di maggiore rischio, abbiamo già aperto sino al 31 gennaio 2023 la misura 8 del Programma di Sviluppo Rurale di 14,7 milioni di euro - continua Piana -, in particolare con la sottomisura 08.03 sulla prevenzione dei danni cagionati alle foreste da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici (dotazione di oltre 5 milioni di euro) e con la sottomisura 08.04 per il ripristino delle foreste danneggiate da incendi boschivi, calamità naturali ed eventi catastrofici con una dotazione di 1,9 milioni di euro. Siamo inoltre valutando di chiedere lo stato di emergenza".
"Grazie alle associazioni di categoria che ci hanno accompagnato oggi. Vedere e sentire questo odore continuo di bruciato è un colpo al cuore, e diventa una situazione che vuoi risolvere il più presto possibile. Sono immagini che restano impresse nella testa e nel cuore. Cercheremo di fare un’analisi dei danni e attivare tutti gli strumenti a disposizione per poter ripristinare tutto al più presto", ha infine dichiarato Gianmarco Centinaio, sottosegretario alle politiche agricole e forestali.
IL COMMENTO
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