GENOVA - "La situazione continua a peggiorare. Diciamo che questa è la mazzata finale". Così Gino Petrucco, presidente dell'associazione dei panificatori della provincia di Genova, lancia un ulteriore grido d'allarme ai microfoni di Primocanale. Il caro bollette mette in ginocchio tutti i settori, ma per alcuni, che già combattevano con gli aumenti delle materie prime come i panifici, potrebbe rivelarsi la fine.
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"I panifici a Genova, proprio come nel resto d'Italia, funzionano a gas o con l'elettricità: credo ormai che si possano immaginare le bollette che ci arriveranno - spiega Petrucco -. Sono almeno triplicate, chi le ha già ricevute parla di 12, 13 mila euro anche solo per un mese. Nessun panificio sarebbe mai in grado di sostenere questa situazione, dal piccolo negozio di periferia alle medie imprese con tanti dipendenti".
"È una cosa che uno non vorrebbe mai dire, ma se la situazione continua saremo costretti a decidere se pagare la bolletta o i dipendenti. Se niente cambia, sarà impossibile andare avanti"
Il problema va ancora oltre. L'energia elettrica e il gas non sono le uniche voci che registrano aumenti notevoli: la farina è passata dai 37 euro al quintale del 2021 ai 70 euro al quintale del 2022. Con un esborso totale, per un mese, che passa dai 2.590 Euro del 2021 ai 4.200 del 2022. "Non è solo un problema per noi, ricordiamoci che il pane è l'alimento principale sulla tavola degli italiani. Nonostante i consumi siano calati negli ultimi anni, quasi tutti comprano il pane. Il problema è che se dovessimo alzare i prezzi, almeno per riuscire a coprire le spese, le famiglie non potrebbero più permetterselo. Gli stipendi e le pensioni sono quello che sono".
"Si passerebbe da 4, 5 euro per un chilogrammo di pane a 9"
Il problema rischia così di pesare soprattutto sulle spalle del consumatore, che si troverebbe a pagare un filone di pane due volte il prezzo che pagava l'anno scorso per la stessa cosa. L'appello di Petrucco è rivolta al Governo: "Non abbiamo bisogno di mancette, serve un aiuto concreto. Siamo messi male, fare una previsione è difficile ma credo davvero che potremo andare avanti due o tre mesi in questa situazione, poi finiremo tutti con le gambe all'aria. Senza contare che si ipotizzano ulteriori aumenti: abbiamo bisogno che soprattutto gas e energia costino meno, almeno per sostenere i prezzi delle materie prime".
IL COMMENTO
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