GENOVA - Verrà depositata nella giornata di oggi, martedì 6 dicembre, la sentenza sulla presunta ineleggibilità del sindaco di Genova Marco Bucci.
Tutto parte da un ricorso firmato da 21 elettori genovesi, tra i quali l'ex rettore dell'Università Paolo Comanducci, l'ex procuratore regionale della Corte dei Conti Ermete Bogetti e l'ex presidente del Tribunale Claudio Viazzi, si basa sull'articolo 60 del Testo unico degli enti locali che indica i Commissari di Governo ineleggibili a sindaco, consigliere comunale e presidente di provincia e consigliere provinciale o ci circoscrizione nel territorio dove svolgono la funzione.
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Il ricorso presentato fa leva sul doppio incarico ricoperto da Bucci in campagna elettorale, quando oltre a essere sindaco era anche commissario straordinario per la costruzione del ponte sul Polcevera e quindi secondo i 21 elettori che si sono rivolti al Tribunale civile, non sarebbe stato eleggibile perché le due cariche sarebbero incompatibili.
La sentenza nel procedimento 7343/2022 verrà depositata nella cancelleria della prima sezione.
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Oggi è quindi una giornata fondamentale per Genova. Dopo la deposizione dell'udienza, infatti, sono tre i possibili scenari: se i giudici dichiareranno Bucci eleggibile, il primo cittadino rivestirà il ruolo fino al 2027.
Se venisse invece certificata l'ineleggibilità scatterebbero 30 giorni per l'eventuale ricorso, seguiti poi dai processi in secondo e terzo grado. Solo al termine dei tre gradi di giudizio la sentenza diventerebbe esecutiva e a quel punto Pietro Piciocchi, attuale vicesindaco e avvocato di Bucci, salirebbe in sella fino alle elezioni anticipate.
La terza opzione sarebbe una possibile richiesta del collegio alla corte Costituzionale per chiedere un pronunciamento sulla giurisdizione competente.
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