GENOVA - Qual è la situazione energetica attuale e quali sono gli scenari che dobbiamo aspettarci nei prossimi anni? Ne hanno parlato questa mattina nell’aula magna dell’Università di Genova all’Albergo dei Poveri imprenditori, istituzioni ed esperti del settore al convegno organizzato dall’assessorato allo Sviluppo economico di Regione Liguria in collaborazione con l’Università di Genova, il Polo EASS e Ticass, con il supporto di Iren e ReLife Group.
Un’occasione per esplorare la tematica da diversi punti di vista: dal contributo della ricerca scientifica e tecnologica al servizio delle imprese, all'analisi degli scenari in evoluzione dei mercati, dalla lettura geopolitica all'analisi legislativa e tributaria in materia di energia.
“Il prezzo dell’energia si è molto ridimensionato rispetto gli eccessi dell’anno scorso, ma questo non vuol dire che il problema sia finito. Anzi, continuerà a essere un tema cruciale per le famiglie, le imprese e gli enti pubblici negli anni a venire - spiega l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti - Per questo, con il convegno odierno, abbiamo aperto un confronto con imprese, istituzioni e qualificati esperti per fotografare lo scenario attuale e provare a delineare quello futuro”.
“Più del 95% del tessuto economico ligure - aggiunge Benveduti - è composto da imprese di piccola dimensione. Il che vuol dire flessibilità e adattabilità ai cambiamenti, ma anche grande fragilità. Ed è quindi opportuno studiare con attenzione l'evolversi di questi scenari, in attesa di una profonda revisione delle logiche di una transizione “verde” che riequilibri la tanto ricercata sostenibilità ambientale, all’altrettanto indispensabile sostenibilità sociale ed economica delle nostre imprese.
Regione Liguria, sull’onda di quanto già fatto in passato, attiverà complessivamente 189 milioni su questo filone, 57 dei quali nell’anno corrente, focalizzando gli interventi a sostegno dell’efficientamento energetico delle aziende e dei comuni più piccoli, senza dimenticare il tema delle rinnovabili. Dando impulso alla realizzazione di impianti, soprattutto fotovoltaici, diffusi e piccoli, con particolare attenzione al tema delle comunità energetiche”.
Dalle discussioni intercorse, da un lato sono emerse oggettive criticità derivanti da uno scollamento tra gli obiettivi fissati a livello europeo con quanto sia possibile prevedere il sistema possa realizzare in termini di capacità produttiva rinnovabile, accumulazione e interconnessione. Dall’altro il fattore anche geopolitico della disponibilità di tecnologie, del controllo sulle indispensabili materie prime e la sicurezza delle infrastrutture in aree turbolente del globo che aggravano la volatilità di questo progetto.
Per far fronte alle importanti necessità di disporre di energia continua a prezzi comparabili con gli altri concorrenti sui mercati, le imprese hanno espresso la necessità di muoversi come un sistema nazionale integrato, che combini un razionale uso di tecnologie con misure a supporto e contorno di carattere finanziario, amministrativo e fiscale.
“L’Italia e anche la Liguria hanno tutte le competenze industriali, professionali e culturali per affrontare questa sfida in maniera concreta, fattiva e di buon senso. Ne va del nostro futuro, come Paese industriale evoluto” conclude Benveduti.
IL COMMENTO
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