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Al Peralto runner, escursionisti e biker marcati a vista dai carabinieri forestali
1 minuto e 42 secondi di lettura
di Michele Varì

Vincenza Rocco sa di averla passata liscia per pochi metri: la sua Ostaia al Righi è il capolinea del mondo di boschi che rimane aperto nonostante il divieti per la peste suina. Aldilà dei suoi gnocchi e pansoti non si può andare: il bellissimo sentiero con vista mare per Trensasco è invece tabù. Un'emergenza che costringe la trattoria a variare il menù: per un po' niente pappardelle. "Dopo il Covid ci mancava anche la peste dei cinghiali, già oggi qui c'è meno gente del solito..." si lascia sfuggire la ristoratrice sfinita.

Il primo giorno di lockdown dei boschi con l'incubo della peste suina nel parco dei genovesi, al Peralto, sembra un bellissimo e rilassato sabato come un altro.

Sotto un sole quasi primaverile si muove una macchia di escursionisti, runner, ciclisti, anziani e ragazzi, una macchia che si allarga fra l'area picnic e i vari sentieri panoramici.



L'unica novità è la pattuglia di carabinieri forestali che sta lì, come un monito. Senza denunciare, per ora, e aiutando i cittadini a capire. Di fatto un ufficio informazioni all'aria aperta. E sono tanti che ammettono di ignorare dei divieti di passeggiare nei sentieri.

Ma oggi, esordio della circolare ministeriale, più che a denunciare si cercherà di aiutare i cittadini a capire.

L'area picnic è piena di runner di ogni età che, con le dovute distanze, dopo l'allenamento banchettano con focaccia, crostate e Berlucchi: il terzo tempo di circolo sportivo che, anche se non ci sarebbe nulla da festeggiare, festeggiano il compleanno del presidente, Romolo Roma, settant'anni. Auguri a lui che poi, al cospetto dei carabinieri forestale, garantisce il rispetto delle modalità da adottare per non favorire il contagio: "Dopo la corsa cambiamo sempre le scarpe".
Fra gli atleti anche due maratonete di livello, che ogni tanto durante gli allenamenti sulle alture di Genova si trovano faccia a faccia con cinghiali.
Chi, Paola Noli, maratoneta, a Serra Riccò, e chi, Chiara Poli, mezzofondista di Genova, nello stesso parco del Peralto: "I cinghiali qui sono di casa e non solo lungo i sentieri, anzi io li vedo sempre sulle strade"

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