GENOVA - "I procedimenti sono in fase avanzata d'indagine e hanno comportato anche l'adozione di misure cautelari personali a carico di alcuni degli indagati" così il procuratore generale Roberto Aniello sulle indagini collaterali al crollo di ponte Morandi durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Liguria. Come sempre è anche l'occasione per fare il punto sulla situazione generale del lavoro della magistratura. Focus sull'aumento delle cause legate alle conseguenze della pandemia Covid, analisi sui dati degli incidenti sul lavoro e le cause che vedono i minori coinvolti ma anche attenzione all'aumento delle cause per violenza su donne e bambini.
INCHIESTA AUTOSTRADE - Il crollo del ponte Morandi e le inchieste collegate sono "i procedimenti di maggior rilievo trattati dalla procura di Genova" e sono "in fase avanzata". E' quanto emerge dalle relazione del procuratore generale Roberto Aniello. "L'inchiesta sul crollo è in fase di udienza preliminare. Da esso - ha sottolineato Aniello -sono però scaturiti altri procedimenti paralleli con riferimento ai reati di falso in atto pubblico, attentato alla sicurezza dei trasporti e omissione dolosa di cautele a protezione dei lavoratori, concernenti la situazione riscontrata presso il tronco autostradale di Genova per quanto riguarda la manutenzione delle gallerie, dei viadotti e delle barriere fonoassorbenti. Si tratta di procedimenti in fase avanzata d'indagine, che hanno comportato anche l'adozione di misure cautelari personali a carico di alcuni degli indagati". Altre inchieste riguardano "la Dda - ha concluso Aniello - che è stata interessata da complesse indagini relative al traffico ed all'importazione di rilevanti quantitativi di stupefacenti contenuti in container imbarcati su navi mercantili provenienti principalmente dal Sudamerica. E' in fase di definizione inoltre il procedimento per associazione a delinquere e tentata estorsione a carico di numerosi appartenenti ad organizzazioni di tifo organizzato della società sportiva Genoa calcio, anche in questo caso con l'emissione di numerose misure cautelari reali e personali".
INCHIESTE LEGATE A PANDEMIA - La pandemia ha portato nuovi carichi di lavoro per le procure liguri. "Sono stati iscritti procedimenti relativi ai decessi nelle residenze per anziani, per ipotizzate inosservanze di misure precauzionali nel contrasto e nella prevenzione della diffusione del virus Covid 19. E poi ci sono due inchieste a Genova e Imperia per decessi che si sospetta essere legati alla vaccinazione contro il Covid" spiega il procuratore Aiello. Altre indagini sono legate a "condotte illecite di soggetti, sia singoli che associati, poste in essere per la contrarietà alle vaccinazioni e ai cosiddetti green pass. Non spetta alla magistratura occuparsi delle cause di tali opinioni, che trovano le proprie radici nell'irrazionale rifiuto delle competenze scientifiche, sindrome che ha purtroppo colpito anche alcuni giuristi e filosofi un tempo apprezzati, i quali hanno prospettato improbabili argomentazioni a sostegno del carattere liberticida dei provvedimenti normativi; ma se le manifestazioni del pensiero, anche le più irragionevoli, sono sempre intangibili, purché non trasmodino nella minaccia o nell'offesa, le concrete condotte poste in essere da soggetti ispirati da tali credenze si sono a volte estrinsecate in azioni violente che hanno comportato l'apertura di vari procedimenti penali: i più gravi quelli iscritti dalla procura di Genova per reati associativi, nonché per quelli di stalking e minacce nei confronti del professore Matteo Bassetti e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti; ma vanno segnalati anche procedimenti per lesioni aggravate da futili motivi (legati al mancato uso di mascherine) e per contraffazioni di green pass".
INCIDENTI SUL LAVORO - In Liguria sono in crescita gli infortuni e le morti sul lavoro. "E' un fenomeno - sottolinea Aniello - che rischia di incrementarsi anche perché le recenti normative che hanno introdotto agevolazioni finanziarie per le ristrutturazioni edilizie, oltre all'effetto positivo per il risanamento del patrimonio immobiliare, hanno dato luogo ad un proliferare di lavori edili che però non sempre sono assistiti dalle prescritte cautele". "Per tale ragione - conclude il procuratore generale - la Procura di Genova ha di recente fornito precise istruzioni a tutte le forze dell'ordine operanti sul territorio per svolgere un più puntuale controllo dei cantieri e dei luoghi in cui comunque si svolgono lavorazioni pericolose per l'incolumità dei lavoratori, essendo evidente che le Asl e l'Ispettorato del lavoro non sono in grado di compiere tutti i controlli necessari stante la cronica insufficienza del personale a disposizione"
VIOLENZA IN FAMIGLIA - Nel 2021 sono aumentati i casi di stalking, maltrattamenti in famiglia e omicidi rispetto all'anno precedente. E' quanto emerge dall'inaugurazione dell'anno giudiziario a Genova. In particolare nell'anno appena trascorso ci sono stati 297 casi di stalking (a fronte di 238 nel 2020), 547 maltrattamenti in famiglia (429) e 41 omicidi (16). Aumentate anche le misure cautelari nei confronti di uomini violenti, che però molto spesso le violano. Crescono anche i sequestri preventivi per indebita percezione del reddito di cittadinanza. La durata media di un procedimento penale è di 474 a fronte dei 324 dell'anno precedente. V'è da dire che quasi la metà dei processi si conclude con una assoluzione. Nel 2021 sono state tante anche le sentenze di prescrizione, davanti al giudice monocratico: 137 contro le 51 del 2020.
DIFFUSIONE DROGHE - Nel distretto giudiziario genovese "è emersa una preoccupante incidenza" di casi di spacciatori minorenni, mentre il primo consumo di droga avviene già a 11 anni. E' quanto emerge dalla relazione del presidente del tribunale per i minorenni Luca Villa. In particolare il 28,5 % dei minorenni ha dichiarato di aver iniziato l'uso di sostanze stupefacenti tra gli 11 e i 14 anni ma anche un aumento percentuale dei minorenni rispetto alle segnalazioni complessive (28,71% nel 2018), nettamente superiore al dato nazionale pari, nel 2017, al 12% delle segnalazioni. E' anche emerso "fra i segnalati minorenni una larga fascia di soggetti portatori di significativi elementi di fragilità sociale quali: difficoltà scolastiche, precedenti penali, criticità familiari, precocissimo utilizzo di sostanze, difficoltà di relazione". Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019 i procedimenti per droga che hanno coinvolto minorenni sono stati oltre 97 all'anno. Per questo la procura minorile ha realizzato un protocollo intitolato "Nessuno è spacciato" che ha l'obiettivo di portare il giovane davanti al giudice entro 5/6 mesi dal fatto, con una contestuale presa in carico delle problematiche di dipendenza del minore. Il protocollo vede coinvolte le forze dell'ordine, la prefettura, i sert liguri e il servizio sociale minorile. Gli altri reati più commessi sono furti e rapine e lesioni. La settimana prossima un alto rappresentante del ministero delle Politiche giovanili sarà a Genova per incontrare i sottoscrittori del protocollo e valutare se potere "esportare" il modello anche in altre sedi italiane e se dare sostegno con interventi da parte del Governo.
RIFORMA PROCESSO MINORI - La riforma del processo civile, nella parte riguardante la nascita del Tribunale per le persone, "è frutto di un errore di metodo". E' quanto sottolineato dal presidente del tribunale per i minorenni Luca Villa nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario a Genova. "Riforma da taluno definita "epocale" - sottolinea - che tale ben può dirsi, ma a giudizio unanime dei magistrati minorili, senza alcuna connotazione positiva. E' una riforma che parte da un pregiudizio ideologico che individua nel giudice minorile lo stereotipo mediatico del "ladro di bambini", ma il dato che emerge è che l'Italia è il paese europeo che opera meno allontanamenti dei minori dai contesti famigliari: in Italia è il 2,8 per mille, in Francia sono il 9 per mille, in Germania l'8 per mille, nel Regno Unito il 6 per mille e in Spagna il 4 per mille". "Il modello proposto nella riforma - conclude il presidente - non solo è errato perché contrario all'interesse del minore, ma ad una analisi tecnica e complessiva del testo è contrastante con l'obiettivo dichiarato della riduzione del 40% dell'arretrato civile". A dicembre sono stati inseriti nella commissione sulla riforma del rito civile anche alcuni magistrati minorili, tra cui lo stesso presidente Villa.
SOVRAFFOLLAMENTO CARCERI - Le carceri della Liguria e di Massa sono ancora sovraffollate. A fronte di una capienza di 1296 detenuti ce ne sono 1527. "In termini assoluti - si legge nella relazione - le carenze risultano più accentuate negli istituti di Genova, con una percentuale di sovraffollamento del 133.08% per Marassi e di 143.16% per Pontedecimo. A fronte di tale situazione, alta è stata l'attenzione al problema del sovraffollamento da parte dei magistrati di sorveglianza, chiamati a decidere un sempre maggior numero di ricorsi in materia di rimedi risarcitori per l'espiazione pena in condizioni inumane e degradanti in violazione dell'articolo 3 della CEDU". "Non si registrano interventi di rilievo da parte del ministero della Giustizia per supportare tale incremento del flusso dei lavori, o per altro verso per adottare efficaci misure volte a ridurre il grave fenomeno del sovraffollamento penitenziario, carenza che ancora una volta avrà ricadute sui carichi di lavoro della magistratura di sorveglianza, dilatando in modo irragionevole i tempi delle decisioni al fine di continuare a fornire una risposta di qualità della giurisdizione".
IL COMMENTO
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