VENTIMIGLIA - Se da una parte la passerella Squarciafichi a Ventimiglia, distrutta dalla tempesta Alex nell'ottobre del 2020, ha diviso il centro dalla Marina San Giuseppe dall'altra, il progetto per il ripristino ha creato una voragine tra l'ex amministrazione, guidata da Gaetano Scullino ora consigliere di minoranza, e quella attuale capitana da Flavio Di Muro della Lega.
Negli ultimi anni tante, anche troppe, le parole intorno alla grande opera la cui certezza, sino ad ora, sono i due monconi che spiccano, ravvivati dalla presenza di gabbiani, da entrambi i lati del fiume Roya.
L'ex sindaco Scullino ha deciso di rivolgersi alla Corte dei Conti per, a suo dire "legittima difesa, poiché se si buttano nel cestino 299.529, 97 euro del mio progetto e se ne spendono altri 152.256,00 soltanto per lo studio di fattibilità tecnica ed economica di quello nuovo, per un totale di 451.785, 97 euro, e si è rimasti 20 mesi con le mani in mano potendo già appaltare il 12 aprile 2022 il primo lotto finanziato dall'apertura di un credito flessibile con la Cassa Depositi e Prestiti, qualcuno deve avere sbagliato e dovrà risarcire il danno all'Erario. La mia amministrazione aveva approvato un progetto con unica campata, dal momento in cui non si possono realizzare piloni all'interno degli alvei, che prevedeva una passerella ciclo-pedonale larga 7 metri con innesti a mare e monte per un costo poco superiore agli 11 milioni di euro compreso gli argini. Cifra approvata dal consiglio comunale attraverso il prestito flessibile che significa opera finanziata".
Pronta la risposta dell'attuale sindaco Di Muro: "Caro Scullino, non abbiamo causato nessun danno ma ripariamo gli errori fatti e i difetti di valutazione di sua responsabilità. Cerchiamo di recuperare il tempo perso perché sono anni che i ventimigliesi aspettano la passerella. Il suo progetto è irrealizzabile, faraonico, impattante e troppo costoso. Non si può indire una gara d'appalto senza copertura economica. Non mi sottrarrò ad eventuali chiarimenti, confronto e accertamenti e lo farò a testa alta con la consapevolezza di agire con rigore e trasparenza. Rivolgersi alla Corte dei Conti la ritengo un'azione grave ed inopportuna che può avere solo l'eventuale effetto di rallentare ulteriormente la costruzione della passerella".
Il progetto dell'attuale amministrazione prevede invece la realizzazione di un pilone in l'alveo e il solo passaggio pedonale.
IL COMMENTO
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