VENTIMIGLIA - Gli autovelox e il loro posizionamento ancora al centro delle polemiche, questa volta di un altro paese. Il rilevatore di velocità in questione si trova su suolo italiano, nello specifico sulla statale 20 in val Roja, ma i veri problemi li sta creando in Francia.
La deputata delle Alpi Marittime Alexandra Masson, componente della commissione per lo sviluppo sostenibile e la pianificazione territoriale, ha infatti scritto al prefetto di Nizza, Hugues Moutouh, affinché affronti con le autorità italiane la situazione in cui versano molti automobilisti francesi che vivono o transitano nella valle dell'entroterra di Ventimiglia, a causa delle migliaia di multe dovute all'autovelox.
La notizia delle sanzioni è arrivata in tutta la Francia, anche tramite i social. Il media parigino Brut ha infatti postato il racconto della cittadina di Breil-sur-Roya, un comune francese di 2.267 abitanti situato nel dipartimento delle Alpi Marittime della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, dove, come si legge nel post, "diverse migliaia di multe sono arrivate in una settimana a causa di un radar in Italia". Secondo la testata francese le multe del velox, attivato a luglio 2023, starebbero iniziando ad arrivare ora.
Il 23 dicembre un convoglio spontaneo di circa una ventina di auto targate francesi ha percorso a passo d'uomo un tratto proprio in segno di protesta contro i velox, partendo dalla strada dipartimentale 6204 francese fino ad arrivare alla temuta statale 20, prima in direzione Breil-Ventimiglia fino alla rotatoria al termine del cavalcavia della città di confine, quindi in direzione monte. Una "opération escargots", operazione lumaca, per mostrare la rabbia nei confronti di limiti forse troppo rigidi.
Sotto accusa c'è innanzitutto il limite di velocità che in quel tratto di statale, fuori dal centro cittadino, è di 50 chilometri all'ora, mentre a detta delle categorie dovrebbe essere di 70 chilometri orari. Tanto che il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, ha scritto ad Anas per innalzare il limite.
Autovelox sull'Aurelia Bis, nel 2023 incasso di 4 mln per la provincia di Imperia - LEGGI QUI
In provincia di Imperia anche un altro autovelox, quello posizionato sull'Aurelia Bis, nei pressi dello svincolo per Valle Armea, ha fatto parlare di sé. Anche in questo caso per il numero di multe ma soprattutto per l'incasso ricavato nel 2023: ben 4 milioni di euro finiti nelle casse della provincia.
"Tali denunce - scrive la deputata francese - pervengono in grandi quantità, quattro-cinque mesi dopo la data del reato constatato. Così, per alcuni automobilisti francesi della Val Roya che si recano quotidianamente sulla costa, sono anche diverse decine le multe ricevute contemporaneamente".
Un fenomeno che non riguarda solo il privato cittadino, ma pure diversi professionisti, tra cui una compagnia di scuolabus che viaggia tra Mentone, Breil-sur-Roya e Tenda, che ha già accumulato diverse decine di migliaia di euro.
"Nel complesso, le conseguenze per la Val Roya, in piena ricostruzione dopo il disastro della Tempesta Alex dell'ottobre 2020 - prosegue Alexandra Masson - sono particolarmente forti. Diversi trasportatori non vogliono più effettuare consegne in quella zona. I trasporti pubblici sono fortemente colpiti. I costi finanziari per i residenti e le imprese diventano esorbitanti".
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità