GENOVA - Raffaele Medaglia, chef-pizzaiolo napoletano per anni a Santiago del Cile con una sua catena di ristoranti, è sbarcato a Genova insieme ai suoi ragazzi, i suoi studenti, per incontrare lo chef ligure Enrico Mariotti e i giovani della Locanda degli Angeli, il locale-progetto dell'Opera don Guanella di Genova dove si alternano ragazzi nei ruoli di pizzaiolo, cuoco, cameriere di sala, aiuto cucina, e barista.
I giovani genovesi in difficoltà, così come i giovani di Scampia, si sono ritrovati all'interno delle quattro mura del ristorante di Sestri Ponente per una giornata di teoria e pratica sul campo. Un menù tutto da scoprire con alla base l'impasto della pizza napoletana ideato dallo chef campano, rappresentante ministeriale chef italiano nel mondo, con docenze per il Gambero Rosso e la Scuola Nazionale Pizza Verace Napoletana.
Dall'antipasto, degli angioletti fritti con pomodorini freschi, basilico, olio all'aglio e origano, si passa al sandwich, poi la classica pizza napoletana e poi il dolce, angioletti con nutella e zucchero a velo. Ad aiutare i giovani pizzaioli sono stati i due ragazzi di Scampia arrivati con lo chef.
"L'amicizia tra queste due case, questo gemellaggio, si radica in altre esperienze comuni e abbiamo pensato, insieme con la Fondazione nel Cuore, la Fondazione Progetto Arca e la Fondazione DeAgostini, di realizzare un progetto a scavalco tra questi due territori, ovviamente intercettando le persone fragili" ha detto a Primocanale Giuliano Bellezza, educatore della Comunità La casa dell'Angelo.
"Oggi va un po' di moda parlare dei giovani di Scampia" ha continuato. "Anche tante serie televisive li hanno proposti, anche in modo sbagliato. Sono ragazzi della porta accanto, sono ragazzi che fanno esperienze di fatica ma anche di impegno, così come i ragazzi di Genova che hanno anche loro, in alcuni casi, fatiche e difficoltà analoghe".
"Allora noi dobbiamo guardare a tutti questi ragazzi, quelli fragili e quelli meno fragili, perché soltanto la loro crescita insieme favorisce i più fragili ad esserlo meno, a sentirsi meno soli e meno fragili, a guardare agli altri come amici e possibili colleghi di lavoro e partner".
"È frutto del lavoro di tanti professionisti, di tutti questi ragazzi che hanno potuto imparare un mestiere e magari trovare anche un loro sbocco di vita lavorativa. Per il futuro direi che le cifre di Regione Liguria sono secondarie rispetto a tutto questo, ma sono evidentemente importanti" ha detto l'assessore alle politiche socio sanitarie Giacomo Giampedrone.
"Questo è un progetto inserito nella programmazione "Abilità al plurale" che ha visto oltre 700mila euro investiti da parte della Regione e credo che siano stati spesi bene - ha continuato l'assessore regionale -. Oggi finiamo un percorso che ha portato anche all'apertura di questa bellissima pizzeria che è alle mie spalle, dove dentro trovano proiezione di vita tanti ragazzi che sono svantaggiati per motivi diversi, evidentemente, ma non solo ragazzi perché poi la vita svantaggiata può avvenire anche in percorsi come dire di vita più adulta e quindi non dobbiamo mai dimenticarci che anche queste persone hanno bisogno di essere supportate qua dentro si fa anche una pizza sospesa quindi si lascia un ehm 0,50€ per ogni coperto per andare invece a portare una pizza a chi la pizza non se lo può permettere".
IL COMMENTO
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