ROMA - Nelle prossime ore saranno trasferiti 150 milioni da Ilva AS ad Adi (Acciaierie d'Italia) per la manutenzione degli impianti ed entro un mese verrà presentato il piano industriale. Lo ha detto il Governo ai sindacati nell'incontro in corso sull'Ex Ilva, secondo quanto si apprende.
Il Governo ha assicurato che non ci sono particolari criticità sul prestito di 320 milioni e nelle prossime settimane ci saranno risposte definitive dall' Europa. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha spiegato che ci vorranno tra i 6 e i 7 mesi per la manutenzione dei due forni 1 e 2 e che pensa di riunire i commissari questa settimana per allinearsi sul nuovo contratto di affitto.
Al tavolo sono presenti per il Governo, oltre al ministro Urso, il ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in videocollegamento e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per i sindacati presenti i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Usb e Ugl metalmeccanici.
Secondo quanto riferito da sindacati, l'obiettivo delineato dalla ministra Calderone era di creare condizioni per la continuità aziendale e ammortizzatori per tutti i lavoratori di Adi (coperti per tutto l'anno 2024). Sono state previste misure specifiche anche per lavoratori dell'indotto, con una cig fino a 10 settimane, riferiscono ancora i sindacati. La ministra ha assicurato che se ci saranno ulteriori esigenze, il Governo sarà pronto ed elastico per realizzare nuovi interventi.
Sempre da fonti sindacali si apprende che il ministro Giorgetti avrebbe assicurato che il governo sta preparando il decreto interministeriale per il prestito ponte da 320 milioni per la gestione delle attività dell'azienda, appena i commissari faranno la richiesta. Il commissario Quaranta ha detto che crede di concludere la disamina sulla situazione degli impianti per la prima metà di aprile e su quello si farà la richiesta sulle risorse - per il riavvio dell'altoforno 1 ( fermato luglio 2023) sarà necessario il rifacimento completo - idem per il 2 ( fermato a gennaio 2024).
IL COMMENTO
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