GENOVA - Prima mobilitazione del 2024 per i giovani di Fridays for future che in circa 200 sono scesi in piazza a Genova. Da piazza De Ferrari un corteo di studenti ha attraversato via San Lorenzo fino ad arrivare al parco giochi del Porto Antico. Al centro le questioni del cambiamento climatico. "Riprendiamoci il futuro" la scritta sullo striscione che ha aperto il corteo dei giovanissimi che hanno raggiunto il Porto Antico al grido: "Ci avete i rotto i polmoni".
"Dopo cinque dalla nostra prima manifestazione, siamo ancora qui. La nostra voce non viene ascoltata - spiega Alice Maia Corso, portavoce Fridays For Future . Anche il clima nei nostri confronti e in tutte le manifestazioni sta diventando repressiva. Scendiamo in piazza per dire che anche se siamo meno, siamo qui. Noi vogliamo la giustizia climatica, vogliamo un futuro che sia almeno vivibile, quello roseo ormai lo abbiamo bruciato". Durante la manifestazione, una volta arrivati davanti alla sede dell'Autorità portuale a Palazzo San Giorgio, i ragazzi hanno simulato di essere morti come colpiti dagli effetti del cambiamento climatico.
Da parte degli organizzatori la critica ad alcune opere in programma a Genova e in Liguria come lo skymetro in Valbisagno e il rigassificatore da collocare al largo delle coste di Vado Ligure: "Lo skymetro è un mostro di cemento che divora finanziamenti che arrivano dalla nostre tasche - spiega ancora la portavoce di Fridays for future -. Le fermate sono troppo distanti e c'è anche il rischio per la sicurezza pubblica visto la presenza dei piloni. La soluzione? Il tram con veicoli elettrici che portino alle colline. E poi c'è il rigassificatore: non dobbiamo pensare di portare avanti la nostra energia con del gas liquefatto importato dagli Stati Uniti. Questo produce emissioni dalle navi per il trasporto a cui si aggiungono le emissioni per rigassificarlo vicino alle coste. Siamo una delle regioni più ventose d'Italia, dovremmo sfruttare le energie rinnovabili per alimentare la nostra regione magari costruendo anche delle comunità energetiche".
Diversi i temi che hanno spinto i ragazzi di Fridays for future a scendere in piazza: "Per resistere all'aumento degli eventi estremi. Contro la lobby dei combustibili fossili. Per città più vivibili, per il trasporto pubblico efficiente. Per un codice della strada che protegga le persone e non il profitto. Per una transizione energetica giusta in cui le lavoratrici e i lavoratori non debbano rischiare la vita a causa delle logiche dei subappalti e dell'assenza di sicurezza. Per il diritto al cibo, che deve essere sano, fuori dalle logiche di sfruttamento, accessibile e sostenibile. Un diritto non una merce".
IL COMMENTO
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