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Domani è attesa una manifestazione a sostegno della comunità ucraina. "Sempre pronti ad accogliere chi scappa dalla guerra"
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di Linda Miante

"La città di Savona si è mobilitata in un abbraccio simbolico alla comunità ucraina". Così il sindaco di Savona Marco Russo commenta la reazione della cittadinanza alla guerra Russia-Ucraina. "Un grido di pace, e di dolore, contro la violenza. Pensavamo che certe dinamiche appartenessero al passato e invece, ancora una volta, la brutalità della storia di ripete". Già nella giornata di ieri a Savona si è svolta una manifestazione spontanea, mentre sabato 26 febbraio si terrà un presidio congiunto promosso da associazioni e sindacati. 

Durante un momento di preghiera organizzato nella chiesa del Sacro Cuore a Savona, il sindaco ha incontrato alcuni cittadini ucraini. "È stato un momento di ascolto e di raccoglimento. Ho percepito tanta paura da parte di chi ha ancora amici o famigliari in Ucraina. Anche a Savona centinaia di persone sentono la guerra sulla loro pelle. Questa comunità, perfettamente integrata in Italia, ha mantenuto vive le proprie radici e ora chiede rispetto", aggiunge Russo. 

"Penso che il compito di ognuno di noi sia quello di condannare chi permette tutto questo. La mobilitazione deve essere collettiva e deve partire anche dalle realtà più piccole. Savona è pronta ad accogliere i profughi ucraini", conclude il primo cittadino. 

All'iniziativa che si terrà sabato 26 in piazza Mameli a Savona, alle 17.30, parteciperanno Acli, Aned, Anpi, Arci, Bottega Solidale, Caritas, Cgil, Cisl, Emergency, Fondazione Diocesana Comunità Servizi onlus, Isrec, Legambiente, Libera, Udi e Uil.