Un mondo che cambia e il quartiere che rimane indietro. Aziende che se ne vanno, degrado, crimini, negozi che chiudono. Si sentono abbandonati gli abitanti di Sestri Ponente, uno dei quartieri che negli ultimi dieci anni ha vissuto più cambiamenti e che ora si trova a fare i conti con i lavori del Ribaltamento a mare di Fincantieri, "la goccia che ha fatto traboccare il vaso" per i residenti che da tempo denunciano e chiedono risposte ma soprattutto interventi concreti.
Viaggio a Sestri Ponente dove i vetri si rompono e le case vibrano: "Vogliamo risposte" - LEGGI QUI
Il commerciante di via Giotto: "Lavoro tra i cantieri ormai dal 2004"
"Dal 2005 a ruota, non si sono praticamente mai fermati" racconta Giovanni che dal suo negozio di alimentari vede benissimo le cancellate che disegnano il perimetro del nuovo marciapiede che dovrebbe aiutare con la sicurezza dei ragazzi che escono dall'Istituto Bergese. "Prima c'è stato il cantiere del ponte Obliquo e poi ancora quello per i nuovi parcheggi e tanto altro. Questa zona è cambiata tantissimo, e credo che questo abbia influito. Prima c'erano tantissime aziende che ora si sono trasferite agli Erzelli e quindi la clientela non è più la stessa". Con il fuggi fuggi delle aziende la situazione è deteriorata lentamente - ma neanche così tanto - tra degrado, paura e rabbia. "Servirà questo incontro, spero, vorrei che i politici venissero a farsi un giro qui per vedere con i loro occhi".
Il comitato di via Sestri e Dintorni: "Al quartiere serve sanità, sicurezza e decoro"
"Sestri Ponente in questo momento ha bisogno di tre cose. Di sanità, di sicurezza e decoro" racconta Nicolas Oppesidano, presidente del comitato via Sestri e Dintorni. "L'aumento della presenza della polizia locale non basta, negli ultimi periodi diversi commercianti hanno denunciato e segnalato alla cittadinanza, sui vari gruppi di Facebook o con messaggi sulle chat di Whatsapp, di stare attenti. Sono stati tanti i colpi della banda del pomello, ci sono stati scippi in piena via Sestri, in pieno giorno e tanti altri segnali che non siamo al sicuro".
"Non è una questione di essere esagerati, io vi racconto questo perché abito a Sestri Ponente. Chi non la pensa così? Evidentemente vive in altre parti. Quello che voglio dire io come Comitato di Sestri è che le soluzioni le possiamo concordarle insieme, cittadini e parte politica, perché la situazione qui è esplosiva".
Le vibrazioni a Sestri Ponente
Vibrazioni così forti da far tremare le finestre, il tavolo da pranzo e i pavimenti, tanto da far preoccupare le maestre di una scuola evacuata temporaneamente per paura di un terremoto. A Sestri Ponente i residenti continuano a denunciare quello che accade a causa dei lavori per il ribaltamento a mare di Fincantieri.
Il monitoraggio di Autorità Portuale
Autorità portuale ha dato il via a un sistema di monitoraggio che servirà a capire se e quando le vibrazioni legati ai lavori in corso superino la normativa vigente. Qualche settimana fa sono state installate le prime centraline. Una è stata montata in un palazzo di via Cerruti dopo la richiesta degli inquilini, l'altra sul tetto della scuola Umberto Margherita, l'asilo nido di piazzetta Vito Conte che a inizio ottobre era stato evacuato perché le maestre pensavano ci fosse il terremoto.
Questa sera la nuova assemblea, sempre al teatro Verdi
Al teatro Verdi questa sera, 22 gennaio, ci sarà una nuova assemblea pubblica in cui i cittadini potranno avere un confronto diretto con il Comune di Genova e il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi oltre che il Municipio. Durante l’incontro di novembre erano intervenuti, oltre al presidente della circoscrizione Cristina Pozzi, i tecnici dell'Autorità di sistema portuale Mar ligure occidentale, Rina, il direttore della Struttura commissariale per la ricostruzione Roberto Tedeschi e i tecnici del Comune che avevano illustrato le opere di messa in sicurezza dei rivi.
Si parlerà anche di sicurezza
Al centro non solo il discorso vibrazioni ma anche un'altra questione molto importante per gran parte del quartiere, tra cui il comitato dei cittadini, che da tempo chiedono investimenti e interventi per la sicurezza della zona. Furti, rapine e accoltellamenti - come nei quartieri limitrofi - sembrano aumentare di giorno in giorno e i sestresi chiedono risposte. Per questo all’assemblea è prevista la partecipazione dell’assessore alla sicurezza Sergio Gambino.
Il sindacato appartenenti polizia: "Genova ha bisogno dei patti sulla sicurezza"
"Il tema della sicurezza urbana, che considero centrale e imprescindibile per affrontare il disagio sociale e il degrado urbano che affliggono il territorio genovese e, in particolare, Sestri Ponente, non può essere affrontato seriamente in incontri di questo tipo" ha detto Roberto Traverso, segretario generale del Siap. Per questo motivo, insisto sulla necessità di coinvolgere il Prefetto in un percorso istituzionale più adeguato e concreto, che porti finalmente alla sottoscrizione dei Patti sulla Sicurezza per la città di Genova".
"Le mille firme raccolte dai cittadini, che testimoniano il loro disagio e la loro richiesta di ascolto, non devono essere tradite con soluzioni superficiali o promesse generiche. Il Decreto Minniti n. 14 del 2017 offre strumenti normativi chiari e precisi per affrontare il tema della sicurezza urbana, strumenti che il Comune di Genova ha già utilizzato per emanare ordinanze restrittive - continua Traverso -. Tuttavia, prima di continuare su questa strada, il Sindaco avrebbe dovuto assumersi la responsabilità politica di avviare un confronto con il territorio attraverso la firma dei Patti sulla Sicurezza insieme al Prefetto, creando le condizioni per un dialogo istituzionale vero".
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