
Dopo il presidio di associazioni e cittadini all'ingresso di palazzo San Giorgio, sede di Autorità Portuale, alla quale il 4 febbraio il comitato danneggiati aveva richiesto un incontro non ancora arrivato, i sestresi si mobilitano. I residenti di Sestri Ponente da mesi infatti denunciano una situazione di disagio causata dai lavori del Ribaltamento a mare di Fincantieri con rumori incessanti e vibrazioni che fanno tremare finestre e pavimenti. Mercoledì 26 febbraio, se non ci sarà ancora una data per un incontro come richiesto all'inizio del mese i cittadini, supportati da Assoutenti e Adoc, hanno chiamato a raccolta tutto il quartiere per una manifestazione sotto al palazzo di Autorità Portuale.
Il presidio per chiedere un incontro con Autorità Portuale
Giorni di presidi giornalieri, dalle 8 alle 9 e dalle 17 e alle 18, piccole proteste di un'ora dove vengono trasmessi i rumori che tutti i giorni sono obbligati a sopportare i cittadini di Sestri Ponente a causa dei lavori. "I lavori si devono fare ma nel rispetto delle persone e dei loro beni adottando tutte quelle misure necessarie per superare l'insostenibilità della situazione attuale" ha detto il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, durante la prima ora di protesta davanti all'entrata del palazzo del Porto Antico. Di fronte una grossa cassa con cui le registrazioni effettuate nelle case dei sestresi sono arrivate fino all'ingresso di palazzo San Giorgio.
Il monitoraggio di Autorità Portuale
Autorità portuale ha dato il via a un sistema di monitoraggio che servirà a capire se e quando le vibrazioni legati ai lavori in corso superino la normativa vigente. Qualche settimana fa sono state installate le prime centraline. Una è stata montata in un palazzo di via Cerruti dopo la richiesta degli inquilini, l'altra sul tetto della scuola Umberto Margherita, l'asilo nido di piazzetta Vito Conte che a inizio ottobre era stato evacuato perché le maestre pensavano ci fosse il terremoto.
I lavori
La costruzione della nuova banchina di allestimento che "prevede l’infissione di pali di grande diametro mediante utilizzo di vibroinfissori e batti-palo, nell’area che attualmente ricade all’interno dello stabilimento Fincantieri". I lavori sono iniziati il 3 ottobre e continueranno per almeno 6 mesi. Al centro delle polemiche c’è l'installazione di centinaia di pali di sostegno lungo la banchina, inseriti in profondità nel terreno per la costruzione di un nuovo bacino di carenaggio. Secondo i residenti, queste operazioni stanno causando danni rilevanti, tra cui vibrazioni, rumori incessanti e altre problematiche che hanno compromesso la qualità della vita nel quartiere. Durante l'incontro i cittadini hanno chiesto risarcimenti per i danni subiti e un intervento immediato per mitigare l’impatto del cantiere.
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