GENOVA-La sfida della sostenibilità si affronta tra i banchi dell'Università di Genova, quasi ogni anno sul podio delle scuole di prestigio con il corso di Ingegneria elettrica insieme ai Politecnici di Milano e Torino. Nel capoluogo ligure, però, la richiesta sembra essere più alta della proposta: in un momento difficile in cui l'energia è al centro di una crisi con difficoltà nell'approvvigionamento di fonti energetiche e conseguenti bollette folli, la figura dell'ingegnere elettrico serve più che mai. Richiesta che si lega alla presenza in città di importanti aziende che già collaborano con la stessa università.
A spiegarlo a Primocanale è Stefano Massucco, il delegato del Rettore per l'energia dell'università Genovese: "Sicuramente le tematiche di cui ci occupiamo sono di grande attualità: energie rinnovabili, l'automazione, la cyber security e la mobilità sostenibile. Qui a Genova ci sono molte aziende significative che collaborano con il nostro corso di studi e richiedono, vista la profonda competenza tecnologica e scientifica, ragazzi e ragazze in gamba pronti ad essere inseriti nel mondo del lavoro".
E mentre ci sono facoltà che lasciano il laureando un po' spaesato rispetto al mondo del lavoro, nel campo dell'ingegneria elettrica la laurea, e a volte neanche quella, risulta in un lavoro assicurato. Ma a mancare sono proprio i ragazzi: la ricerca da parte delle aziende, quindi, risulta complessa e più lunga del solito, racconta il professor Massucco:
"La cosa significativa è che vengono a cercarli ancora prima che si laureino. Vengono alle sedute di laurea per poter consultare i ragazzi e i loro curriculum".
Continua il professore, che tra le righe si rivolge ai ragazzi che possono essere interessati a diventare ingegneri elettrici: "Il corso ha pochi iscritti, possiamo dire circa un cinquantina all'anno. Noi siamo pronti ad ospitarne almeno il doppio, perchè questa è la richiesta delle aziende".
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