GENOVA - La data segnata di rosso nel calendario è quella del 7 luglio 2022. Tra una settimana esatta al Tribunale di Genova prenderà il via il processo sul crollo di ponte Morandi avvenuto il 14 agosto 2018 che causò la morte di 43 persone. Da allora sono passati quasi quattro anni. La mattina del 7 luglio 2022 si deciderà essenzialmente il calendario delle udienze successive.
In tutto 59 imputati tra cui gli ex vertici di Autostrade per l'Italia e Spea, la controllata che si occupava delle manutenzioni, i dirigenti dell'allora ministero dei Trasporti e del Provveditorato delle opere pubbliche. Le accuse vanno, a vario titolo, dall'omicidio colposo plurimo, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso. Tra loro anche l'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci così come i dirigenti Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti.
"Abbiamo sentimenti contrastanti, c'è tanta stanchezza, più passa il tempo più questa vicenda ci logora dentro ma è un momento molto atteso e che ci crea anche tante preoccupazioni viste anche la grande presenza di parti civili - spiega Egle Possetti, presidente del comitato ricordo vittime Ponte Morandi -. Le aspettative sono tante perché in questi quattro anni non abbiamo avuto molte soddisfazioni su altri fronti. Il fronte processuale è quello che ci resta. Certamente vedendo altre vicende avvenute prima della nostra non possiamo che restare preoccupati" conclude Possetti.
Tra coloro che sono chiamati a testimoniare dai pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno anche Gianni Mion, l'ex presidente di Edizione, la cassaforte della famiglia Benetton, gli ex ministri Antonio Di Pietro e Graziano Delrio, tutti quelli che si occuparono dei lavori di retrofitting negli anni '90 della pila 11, gli investigatori, i consulenti e i testimoni oculari (Leggi qui).
Al tavolo dei testimoni chiamati dall'accusa ci sarà anche l'attuale Ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, simbolo del 'nuovo corso' della società, che però sedeva nel consiglio di amministrazione già da prima che il ponte crollasse uccidendo quasi 50 persone. Sarà interessante capire cosa l'executive manager avrà da dire di fronte al giudice.
Il Tribunale di Genova si sta preparando con tre sale ad hoc per ospitare tutti: ci sarà la tensostruttura al quarto piano del Tribunale dove si terrà la prima udienza, poi l'aula magna dove gli schermi permetteranno di seguire il processo e ancora una sala dedicata alla stampa per poter seguire il dibattimento.
Nel frattempo Assoutenti ha chiesto che l'ex Premier Giuseppe Conte, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova Marco Bucci vengano sentiti come testimoni dal Tribunale di Genova nell’ambito del processo per il crollo del Morandi. Assoutenti è una delle associazione ammessa come parte civile nel procedimento penale a tutela degli interessi degli utenti delle autostrade e dei cittadini genovesi danneggiati dalla tragedia.
IL COMMENTO
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