GENOVA - "A nome di tutta la Regione rivolgo i complimenti a Beatrice e Gioele, che oggi sono stati insigniti del titolo di Alfieri della Repubblica: la Liguria è orgogliosa di voi". Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si congratula con i diciottenni Gioele Mazzone e Beatrice Papei Allori, che, nominati oggi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, verranno ricevuti dal Capo dello Stato al Quirinale il prossimo 24 febbraio per la consegna degli attestati d'onore.
Gioele, di Cengio nel savonese, è stato premiato per il suo impegno come volontario della Croce Rossa, mentre Beatrice ha ricevuto il riconoscimento per i suoi progetti divulgativi sul tema della memoria dell'Olocausto. "Ad ispirare la scelta dei giovani Alfieri è stato il tema della solidarietà per la pace e questi due ragazzi liguri, ognuno nel proprio campo, hanno dimostrato generosità, altruismo, senso di comunità, impegno e dedizione: qualità preziose e rare che costituiscono un esempio virtuoso per tutti, giovani e meno giovani", conclude il presidente Toti.
Sono tre i giovani volontari della Croce Rossa insigniti, tra cui Gioele. "Siamo veramente contenti che tre giovani della Cri - afferma il presidente della Croce Rosa Rosario Valastro - siano stati nominati Alfieri della Repubblica dal presidente Mattarella. Un riconoscimento che ci rende particolarmente orgogliosi e che testimonia la nostra capacità di rispondere, anche con gesti semplici, alle crisi e alle difficoltà dei nostri giorni. Ancora una volta, attraverso l'impegno di volontari e volontarie, la Cri ha confermato di essere l'Italia che aiuta!".
"L'impegno di Viola, Gioele e Riccardo è la fotografia della passione che anima i volontari della Cri - ha aggiunto Matteo Camporeale, vicepresidente della Croce Rossa e Rappresentante nazionale dei Giovani della Cri - e che li stimola ad essere sempre pronti a sostenere chiunque abbia necessità di aiuto".
"Sono davvero onorato di questo prestigioso riconoscimento - commenta a caldo Gioele -. Poter entrare al Quirinale e conoscere personalmente il Presidente della Repubblica è motivo di grande gioia, e ringrazio davvero la Croce Rossa per aver segnalato il mio nome e poter così vivere un'emozione così intensa".
"Durante l'alluvione del 2016 che ha messo in ginocchio il mio paese ho seguito con molta attenzione l'instancabile lavoro della Croce Rossa e mi sono talmente appassionato da entrare a far parte del Comitato non appena ho raggiunto l'età per essere ammesso - racconta -. La mia grande passione è il campo ambientale, e ho iniziato a studiare sulla base dei dati forniti da Regione e Comune i dati storici delle piene del fiume, i punti critici, i fattori di rischio come le sponde basse o l'eccessiva quantità di terra che innalza il letto del corso d'acqua. Sono così riuscito a portare stime fondate per l'attività di prevenzione che le istituzioni stanno mettendo in campo".
La selezione tra tanti meritevoli, spiega una nota del Quirinale, "è stata orientata a valorizzare comportamenti e azioni solidali, ora nell'ambito di un'accoglienza a ragazzi ucraini in fuga dalla guerra, ora attraverso altri gesti di amicizia, cooperazione, inclusione affinché le diversità non diventino mai barriere. I testimoni scelti non costituiscono esempi di azioni rare, ma sono emblematici di comportamenti diffusi tra i giovani, che illustrano un mosaico di virtù civiche di cui, per fortuna, le nostre comunità sono ricche. Le storie degli Alfieri della Repubblica possono anche essere viste, dunque, come la punta di un grande iceberg che rappresenta, in ogni territorio, la vita quotidiana dei giovani".
IL COMMENTO
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