GENOVA - E' stata intitolata all'ex rettore dell'Università di Genova Sandro Pontremoli l'aula magna dell'Albergo dei Poveri. Una cerimonia partecipata con gli interventi del rettore Federico Delfino, Piero Ruggeri, preside della Scuola di scienze mediche e farmaceutiche, il professor emerito Lauro Magnani, Lorenzo Moretta, professore emerito e accademico dei Lincei, Pier Paolo Puliafito, del prefetto Renato Frenceschelli, l'assessore regionale Simona Ferro. All'ingresso dell'aula magna è stata scoperta la targa che ha visto anche la benedizione dell'arcivescovo di Genova Marco Tasca.
La cerimonia si è tenuta nella struttura che accoglie attualmente il dipartimento di giurisprudenza, scienze politiche e lingue alla presenza della vedova Eliana Pontremoli. Pontremoli, nato a Ferrara e laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova nel 1949 è scomparso nel 2021. Dal 1990 al 2004 ha ricoperto la carica di rettore dell'ateneo genovese segnando la storia dell'Università e svoltando in modo deciso verso l'attività di ricerca. A lungo è stato socio dell'Accademia dei Lincei, una delle istituzioni scientifiche più antiche d'Europa fondata a Roma nel 1603.
Da ricercatore ha lavorato per diversi anni su argomenti di fisiologia, prevalentemente riguardanti il metabolismo lipidico e il ruolo fisiologico del pancreas. Negli anni Sessanta Pontremoli è andati negli Stati Uniti dove ha lavorato al fianco del biochimico Bernard Horecker, luminare della materia.
A commentare l'intitolazione è stato l'attuale rettore dell'Università di Genova Delfino: "Il rettore Pontremoli ha svolto un lungo mandato, scoprire questa targa oggi in questa aula significa costruire un ponte tra la sua visione, che ha portato all'acquisizione di questo meraviglioso complesso (Albergo dei Poveri ndr) e le attività che stiamo sviluppando per trasformare l'Albergo dei Poveri in un grande campus, un campus che si interseca con la città e che rende l'Università ancora di più urbana e porta tanti giovani nel centro di Genova. L'obiettivo è quello di realizzare uno studentato e integrare le dotazioni delle aule oltre che realizzare uno spazio per la mensa. Trasformarlo in uno spazio per la gioventù".
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